Turbigo, il gestore di un bar: "Sono positivo, ma nessun allarme"

Il titolafre della caffetteria Piccola Perla tranquillizza i cittadini dopo le preoccupazioni degli ultimi giorni

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di Giovanni Chiodini

Nessun pettegolezzo e nessuna caccia all’untore, né tantomeno allarme tra i residenti. Un cittadino di Turbigo ha saputo di essere positivo al Sars-cov2. Essendo il gestore di un bar, ha immediatamente provveduto a chiudere il locale. Lo ha comunicato lui stesso. "Sono Andrea Gambalonga, titolare della caffetteria Piccola Perla e vorrei far chiarezza in merito alla chisura. Martedì sera - spiega - di mia spontanea volontà mi sono recato in pronto soccorso a Legnano in quanto ero febbricitante. Dopo che i medici hanno effettuato tutti gli accertamenti del caso sono risultato positivo al Sars-cov2. Di conseguenza ho dovuto chiudere il bar". "Io in questo momento sono a casa in isolamento, sto bene e alla fine dei quindici giorni eseguirò i tamponi per verificare di non essere più positivo. Posso assicurare che al bar sono state rispettate tutte le norme in vigore per la sicurezza dei miei clienti. Speriamo di rivederci presto".

Molti sono stati i cittadini che hanno espresso auguri di pronta guarigione e solidarietà al gestore della caffetteria, complimentandosi anche per la correttezza dimostrata nell’informare i cittadini. Sulla questione è intervenuto anche il sindaco Christian Garavaglia: "Mi preme precisare alcune questioni per evitare sterili polemiche che creano solo un inutile allarme. Il gestore del bar ha autonomamente e responsabilmente deciso di tenere chiuso il locale nei prossimi giorni. È stata subito contattata Ats, competente in materia di contagi, che ha dato disposizioni in merito. I contatti stretti del gestore sono stati messi in isolamento". "Il gestore in questi mesi dopo la riapertura dei locali pubblici ha sempre rispettato le precauzioni indossando la mascherina, mantenendo distanza, sanificando e pulendo i banchi e i tavoli, mettendo il divisorio sul bancone - ha aggiunto il sindaco -. In tal modo con i clienti del bar non sono stati instaurate occasioni di contatto duraturo. Quindi Ats ha ritenuto che non fosse necessario individuare clienti, tra quelli che all’inizio della settimana sono stati in Caffetteria, da mettere in isolamento preventivo".

Una situazione quindi totalmente sotto controllo, come peraltro risulta anche dalle verifiche che quotidianamente gli agenti della polizia locale effettuano nei luoghi frequentati dal pubblico. In vista del referendum, il sindaco di Turbigo ha disposto che venissero eseguiti – su base volontaria – dei tamponi sulle persone designate a svolgere il ruolo di presidenti di seggio, scrutatori, segretari e sugli otto dipendenti comunali assegnati ai seggi (personale di pubblica vigilanza, operai, e personale dell’Ufficio elettorale): "Si tratta di una garanzia maggiore sia per chi si troverà a lavorare a stretto contatto per diverse ore, sia per la cittadinanza che dovrà recarsi ai seggi per votare".

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