Tunde morta sulle vie della tratta La ragazza nigeriana di 25 anni aspettava i clienti in una strada sterrata. È stata ritrovata poco lontano

Migration

di Roberta Rampini

"Qui ci sono sempre le stesse tre-quattro ragazze nigeriane, difficile non notarle, sono quasi di casa. Quando mercoledì sera ho visto le auto dei carabinieri e l’ambulanza, ho pensato subito che fosse accaduto qualcosa ad una di loro".

L’area di campagna nella frazione di Mazzo di Rho, dove è stato ritrovato il corpo di Tunde Blessing, prostituta nigeriana di 25 anni, è chiusa da un cancello, ma accanto c’è un un passaggio che viene usato dai proprietari di cani per portare a spasso il loro animale. Anche ieri mattina, come se nulla fosse successo.

Il luogo, infatti, non è stato posto sotto sequestro, gli inquirenti hanno fatto i sopralluoghi mercoledì sera. Ieri un’altra rapida ispezione, in attesa dell’esito dell’autopsia.

A Mazzo, in via Morandi, come in via De Gasperi, via Risorgimento, fino al confine con Milano, il fenomeno della prostituzione nigeriana ha radici lontane. È qui che giovani ragazze, come Tunde, arrivano al mattino in treno da Torino e Novara, scendono in stazione e raggiungono a piedi le loro postazioni di lavoro. Negli anni i residenti si sono assuefatti (e forse rassegnati) ma in passato proteste e raccolte di firme, per chiedere all’amministrazione comunale di intervenire, erano all’ordine del giorno.

Ordinanze anti-prostitute, retate delle forze dell’ordine, denunce dei protettori e la pandemia hanno ridotto il numero di ragazze, ma non il fenomeno.

Il cadavere della 25enne, secondo gli inquirenti, era lì da diversi giorni, come conferma lo stato di decomposizione, tra alcuni cespugli, vicino a dove la ragazza aspettava i clienti, in una strada sterrata non lontana da un’azienda. Secondo l’ultimo “censimento“, la Blessing non era una presenza fissa tra le prostitute, ma quel posto lo frequentava e conosceva bene e per questo i carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano hanno ascoltato altre prostitute sue connazionali.

"La morte della giovane nigeriana è una brutta notizia – commenta l’assessore alle politiche sociali, Nicola Violante –. Con l’associazione Lule abbiamo iniziato un progetto culturale per sensibilizzare i cittadini sulla tratta delle donne e il fenomeno della prostituzione. Gli appuntamenti purtroppo sono stati rimandati per colpa del Covid".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro