Tumore del sangue, prima terapia Car-t al Niguarda: "Esito molto positivo"

Una splendida notizia, nelle settimane dell'emergenza Covid: "È una terapia efficace che riesce a dare una speranza di vita al 30% dei pazienti che altrimenti non la avrebbero"

Niguarda di Milano

Niguarda di Milano

Milano, 1 luglio 2020 - Un evento eccezionale, durante l'emergenza Covid. E' successo nei giorni scorsi nell'Azienda ospedaliera Ospedale Niguarda Ca' Granda di Milano dove un paziente, dopo la somministrazione della nuova terapia 'Car-t' per curare un particolare tipo di tumore del sangue (cura molto complessa che consiste nell'infusione di cellule) ha avuto un esito definito dai sanitari "molto positivo". Lo hanno annunciato il direttore generale Marco Bosio e il professor Roberto Carioli, direttore di Ematologia ed oncologia del Niguarda.  "La terapia Car-t - ha detto Carioli - si basa su cellule prelevate alle quali 'insegniamo' a riconoscere il tumore attraverso una procedura da laboratorio. Infuse con informazioni nuove, individuano e distruggono le cellule tumorali. È un successo grandissimo che viene applicato quando tutte altre terapie non hanno funzionato". 

"Recentemente - ha aggiunto il professore - abbiamo infuso alcune cellule a un paziente che, al primo controllo post dimissione, ha mostrato una remissione completa della malattia. Lui, uscendo, ci ha lasciato un biglietto simpatico: 'ho avuto estremo piacere nel conoscervi. Grazie di cuore. Sono il 'number one', il primo paziente Car-t".  "Siamo dunque uno dei primi ospedali pubblici - ha precisato Cairoli - che ha iniziato ad applicare questa tecnica ematologica e su paziente adulto. È una terapia efficace che riesce a dare una speranza di vita al 30% dei pazienti che altrimenti non la avrebbero".  "Se siamo arrivati fin qui - ha concluso il direttore di Ematologia - è anche perché la nostra collaboratrice, la dottoressa Elisa Zucchetti, grazie ai contatti internazionali che abbiamo attivato da tempo, ha potuto andare a studiare questa tecnica a Tampa, in Florida, ed ora lavora con noi alla cura de casi".  

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