REDAZIONE MILANO

Trovata morta a 26 anni L’ipotesi dell’overdose

Il cadavere scoperto da un addetto all’area verde: attorno alla gamba un laccio emostatico

Il laccio emostatico stretto attorno alla gamba sembra lasciare pochissimi dubbi sulla fine della ventiseienne trovata cadavere nel primo pomeriggio di ieri in via Cancano, all’interno del Parco delle Cave, nell’estrema periferia ovest della città. La prima ipotesi degli investigatori, che con ogni probabilità verrà confermata dall’autopsia disposta dal pm di turno, è che la ragazza sia stata stroncata da un’overdose di droga, verosimilmente eroina. A dare l’allarme, qualche minuto prima delle 14, è stato un addetto al verde, che ha visto il corpo tra le siepi e ha subito chiamato il 112. I sanitari di Areu non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della giovane.

Poi sono arrivati gli agenti delle Volanti e il medico legale, che non ha notato segni evidenti di violenza sul corpo; anche per questo, i poliziotti si sono subito orientati sulla pista dell’abuso di stupefacenti, rafforzata dalla presenza del dispositivo medico solitamente utilizzato dai tossicodipendenti per iniettarsi la "roba". Un quarto d’ora dopo, gli investigatori dell’Ufficio prevenzione generale della Questura sono stati inviati anche in via Brembo, in zona corso Lodi, sotto il ponte della stazione Porta Romana: lì è stato infatti ritrovato il cadavere di un uomo di un’età apparente prossima ai settant’anni (non aveva documenti con sé e quindi le sue generalità sono ancora sconosciute). Pure in quel caso, un primo esame non ha evidenziato segni o ferite particolari che possano far pensare a una morte violenta.

L’anziano clochard viveva al riparo del cavalcavia, all’interno di un giaciglio di fortuna del tutto insufficiente a proteggerlo dalle temperature fredde delle ultime notti.