MONICA AUTUNNO
Cronaca

Troppi molossi al rifugio: "È una vera emergenza. Servono nuove regole"

Sono arrivati alla Lega del cane di Segrate per i motivi più diversi "I padroni non sanno gestirli. Da anni denunciamo la situazione" .

Troppi molossi al rifugio: "È una vera emergenza. Servono nuove regole"

La crociata della Lega del cane di Elisa Cezza dura da tempo «Serve una normativa»

Lady, Kabal, Mambo, Bella, e un elenco di altri venti nomi. Sono tutti pitbull, amstaff o molossoidi. L’ultimo nome è quello di Regina, quattro anni, arrivata in rifugio dopo il salvataggio da un canile abusivo. Sono 25 i molossi sui 55 ospiti a quattro zampe del rifugio della Lega del cane di Segrate. Tanti, quasi il 44%. L’ultimo censimento proprio l’altro giorno, a cura della storica responsabile Elisa Cezza. Ci sono nomi, età, livello di aggressività verso le persone (basso) e verso gli altri cani (variabile quanto imprevedibile). E soprattutto ci sono i motivi dell’ingresso in canile. Accalappiamenti tradizionali poca roba, sequestri amministrativi, una sfilza. Motivi sociali, parecchi: incendio doloso dell’appartamento dei padroni, mancato riscatto, proprietario irreperibile, famiglia problematica seguita dai servizi. "I numeri sono questi - così Elisa - e dicono ciò che noi sosteniamo da tempo. Siamo nel mezzo di un’emergenza".

È consolidata e prescritta da Ats la prassi di censire, rifugio per rifugio, la presenza di molossi e molossoidi. "Ciò che non si può scrivere o censire - così Cezza - è lo stress che la vita in canile o rifugio provoca in questa specifica tipologia di cane. Senza una persona di riferimento, impazzisce. In canile, soffre. Rispetto ad altri cani ha meno possibilità di essere portato fuori serenamente o da volontari e probabilità vicine allo zero di essere adottato. Lo diciamo da due anni, lo ripetiamo. Servono regole". Intanto, si tappano le falle. Anche, e soprattutto, per aiutare gli animali in difficoltà. A Segrate un progetto in itinere, quello di un ampliamento e di una nuova sezione del rifugio interamente dedicata a pit e molossi. "Con box più grandi, verde, condizioni migliori. Era un’idea della nostra presidente Laura Rossi. Vedremo di concretizzarla. Vedere questi animali soffrire così fa male al cuore". Dalla ripresa post vacanze Lega e Anci saranno di nuovo ai tavoli delle istituzioni. "Non posso anticipare molto - così Cezza - se non che qualche cosa si muove, a dispetto di tante, non condivisibili, resistenze". La crociata della Lega del cane, e, in seno ad Anci, di Elisa Cezza dura da tempo. Obiettivo non una black list di cani pericolosi, ma una Safe list a tutela dei cani difficili. Troppo spesso nelle mani di padroni ignari "delle loro motivazioni di razza e delle loro necessità".