
Milano – Oltre tre milioni e mezzo di studenti coinvolti in 60 anni, 41.965 quest’anno. L’anno dei record per i “Trofei di Milano - Educazione, Cultura e Sport per i Giovani“, che sono entrati in 98 scuole e che all’Arena Brera, giusto una settimana fa, hanno lanciato il conto alla rovescia per Milano-Cortina 2026, con 10.119 alunni e il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi.
"Mancano mille giorni. E sono proprio questi bambini e ragazzi a fare da traino ai Giochi olimpici e a raccogliere quello che resterà dopo. Perché se non lasceranno un’eredità non saranno serviti a nulla. E l’eredità non è solo nelle infrastrutture che si stanno costruendo, ma nella mentalità del Paese", sottolinea Franco Ascani, sociologo dello sport, membro della commissione Cultura e Patrimonio olimpico del Cio e presidente della Ficts, Fédération Internationale Cinéma Television Sportifs, alla regia dei Trofei con Aics Milanese e con la collaborazione di Fondazione Milano-Cortina 2026.
Si riparte dai ragazzi e dalle ragazze: quest’anno c’è stato il sorpasso delle atlete (il 52% dei partecipanti dei Trofei, erano il 9% nel 1972, anno in cui la manifestazione si è aperta anche a loro) e sono stati tanti i ragazzi con disabilità a scendere in campo.
"La partecipazione da record dimostra il bisogno di stare insieme e di una proposta educativa per i ragazzi che vada oltre l’agonismo esasperato - spiega Ascani -. Per tutto l’anno i Trofei di Milano portano contenuti formativi e sportivi nelle scuole, dove tra mostre e attività si raccontano la storia dei Giochi e le emozioni dello sport olimpico e paralimpico fino alla tre giorni all’Arena di Brera. Tutto gratuito, perché lo sport deve essere un diritto. Certo, queste organizzazioni andrebbero sostenute di più dalle istituzioni, visto le ricadute positive sulla salute e l’educazione dei ragazzi: è un investimento a lunga distanza".
E un aiuto in più va chiesto però anche ai genitori, "che non devono essere tifosi esasperati ma devono condividere messaggi educativi. L’impegno degli insegnanti è fondamentale: a loro va la medaglia d’oro". Quest’anno a coronamento dei 60 anni dei Trofei di Milano, è arrivata la lettera (e il plauso) del presidente del Cio Thomas Bach.