Tribunale unificato dei brevetti Ue Temi londinesi a Parigi e Monaco: terza sede a Milano, nodo deleghe

La nota del Tub: dal 1° giugno i settori che erano dell’Inghilterra andranno negli uffici di Francia e Germania. Il Governo: "Per l’Italia risultato importante". Centrosinistra all’attacco: "L’esecutivo si è mosso tardi".

Tribunale unificato dei brevetti Ue  Temi londinesi a Parigi e Monaco:  terza sede a Milano, nodo deleghe

Tribunale unificato dei brevetti Ue Temi londinesi a Parigi e Monaco: terza sede a Milano, nodo deleghe

di Massimiliano Mingoia

Parigi e Monaco di Baviera si sono aggiudicate il primo tempo tempo della partita con un netto vantaggio. Il secondo tempo si giocherà tra un anno, ma la rimonta di Milano sembra un’impresa difficile. Uscendo dalla metafora calcistica, parliamo dell’assegnazione della terza sede e delle deleghe del Tribunale unificato dei brevetti dell’Unione europea (Tub) che fino alla Brexit erano in capo a Londra.

Una nota pubblicata sul sito Internet del Tub – pubblicata ieri mattina dal Sole 24 Ore – gela, almeno per ora, le ambizioni italiane e assegna temporaneamente le deleghe londinesi all’asse franco-tedesco: "Nella seduta dell’8 maggio 2023, il Presidio del Tribunale unificato dei brevetti ha deciso che, a partire dal l° giugno 2023, i procedimenti pendenti dinanzi alla sezione centrale e relativi ai brevetti nella sezione IPC (A) – quelli dell’area farmaceutica e human necessities – siano assegnati alla sede di Parigi. Mentre quelli che tecnicamente ricadono nella sezione IPC (C) – cioè la chimica e la metallurgia – sono assegnati alla sezione di Monaco". La nota non menziona Milano. Un particolare che aveva fatto sospettare che la terza sede del Tub nel capoluogo lombarda, nell’immobile di via San Barnaba 50, fosse a rischio, se non già saltata. Ma così non è. Ieri pomeriggio, infatti, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, in una nota, chiarisce: "Il Governo italiano ha concordato con Francia e Germania di istituire a Milano la sezione distaccata della Divisione centrale del Tub. L’intesa sarà formalizzata nel prossimo Comitato Amministrativo. Un risultato importante per l’Italia". E ancora: "La sezione milanese giudicherà su importanti contenziosi su brevetti unitari da tutti i Paesi europei che fanno parte del Tub, in settori rilevanti per il sistema imprenditoriale italiano". Anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio, in un tweet, parla di "risultato importante".

In sintesi: a Milano ci sarà una sede del Tub, ma non è ancora chiaro quali competenze avrà la sezione meneghina. Il risultato finale sarà il frutto di una trattativa politica che si concluderà da qui a un anno, quando la sede milanese diventerà operativa. C’è il rischio – segnalato in passato dal governatore lombardo Attilio Fontana – che la sede di Milano abbia deleghe residuali, non quelle assegnate a Londra e temporaneamente spartite tra Parigi e Monaco. Insomma, c’è il rischio che quella di Milano sia una sede “dimezzata’’.

Dal centrosinistra, intanto, il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova attacca: "Speriamo che in zona Cesarini si possa ottenere la sede a Milano, nell’interesse dell’Italia, anche se all’ultimo momento è sempre possibile una qualche buccia di banana che crei il fatto compiuto delle sole due sedi, vista che in Ue l’Italia si è fatta pochi amici in questi ultimi mesi". La deputata del Pd Lia Quartapelle rincara la dose su Twitter: "Mesi di pressione, di richieste di attenzione, con il rischio di perdere tutto. A due settimane dall’entrata in vigore del trattato sul Tub, finalmente il Governo Meloni si è svegliato. Speriamo che questo annuncio non arrivi troppo tardi".

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