
Il sindaco Silvana Centurelli
Trezzo sull'Adda (Milano) - «Trezzo non è in vendita. No al polo commerciale vicino all’A4". Dopo il forno crematorio arriva un altro "niet" della giunta, questa volta all’ipotesi di accettare l’operazione ipotizzata dal privato nell’area ex Gras Calce. Inizialmente, nel Piano di governo del Territorio 2009 i 4mila metri quadrati erano indicati come industriale, nel Pgt 2012 erano diventati commerciale, nel 2019 di nuovo industriale e ora la proprietà aveva chiesto l’ennesimo cambio di destinazione. Un vero e proprio balletto. "Abbiamo dovuto affrontare un’altra questione spinosa sulla quale si dibatte da anni – spiega il sindaco Silvana Centurelli – e anche stavolta siamo stati determinati. Abbiamo rispettato il nostro programma e rispedito la richiesta al mittente, anche per promuovere i negozi di vicinato e non generare una sovra-offerta che non gioverebbe a nessuno".
È cominciato tutto a fine giugno, quando in giunta si è materializzato "il tentativo di realizzare altre vetrine a due passi dalla bretella che dal casello della Milano-Venezia porta a Busnago, proprio vicino a Unes e Acqua & Sapone". L’amministrazione ha risposto per iscritto, "niente da fare" e ha ribadito la volontà "di tutelare le aree agricole, le attività sotto casa e di non creare una situazione dove l’offerta sproporzionata genererebbe scompensi a livello di territorio e di tessuto economico". "Governare - sottolinea Centurelli - non significa sempre e solo considerare i vantaggi di bilancio, cioè fermarsi alle entrate. Quando una proposta, per quanto vantaggiosa dal punto di vista delle casse, va contro il proprio programma e quindi contro la volontà dei cittadini, bisogna dire “no” con fermezza e determinazione. L’abbiamo fatto col forno crematorio e l’abbiamo ripetuto oggi con un progetto che non è nelle previsioni di mandato. Deve essere chiaro a tutti che valuteremo solo proposte che contengano un valore tangibile per la comunità. Altrimenti, non se ne fa nulla".Il Pgt prevede già altre zone a destinazione commerciale: accanto all’Oasi 2 del Wwf se ne potrebbe realizzare 14mila metri. Invece in via Gianfranco Miglio è stato cancellato il supermercato perché la proprietà non aveva più interesse a costruirlo e ha preferito puntare sul residenziale.