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Trezzano via dalla rete antimafia: "Usciamo da Avviso Pubblico ma non rinunciamo all’impegno"

I consiglieri d’opposizione criticano: "C’è un muro di indifferenza"

Trezzano via dalla rete antimafia: "Usciamo da Avviso Pubblico ma non rinunciamo all’impegno"

I consiglieri d’opposizione criticano: "C’è un muro di indifferenza"

Polemiche sulla decisione del sindaco Giuseppe Morandi, sostenuta da Giunta e maggioranza, di non rinnovare l’adesione ad Avviso Pubblico, una "rete di enti locali che si impegnano per promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile", si presenta l’associazione sul sito. Una scelta contestata dall’opposizione che ha chiesto spiegazioni al primo cittadino per la scelta ritenuta "politica. I consiglieri del Pd dalla lista Avs - il Ponte e dal movimento civico Trezzano con Sandra -, si sono battuti in consiglio comunale perché questo errore venisse corretto – afferma l’opposizione –. Ma c’è un muro di indifferenza e scarsa voglia di vedersi seduti, insieme, a gustarsi il sapore di un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà, come sosteneva Borsellino. Con questa decisione, il Comune di Trezzano è più solo". Il sindaco Morandi replica: "Ho ritenuto di sostenere e impegnare la Giunta e i consiglieri della maggioranza alla firma del codice etico di Avviso Pubblico proprio per sposare quei valori - chiarisce il sindaco Morandi -. L’Amministrazione andrà comunque avanti perseguendo gli stessi valori in modo indipendente e per questo abbiamo deciso di istituire la Commissione antimafia. Come detto in Consiglio, siamo noi il primo baluardo della legalità: senza persone valide e oneste qualsiasi adesione perde di significato. La Commissione sarà composta da trezzanesi che conoscono questi territori e si sono distinti in attività di esempio e valore".

Il sindaco ha raccontato di aver effettuato "una ricognizione di tutte le associazioni a cui il Comune è iscritto, chiedendo parere anche agli uffici comunali. Abbiamo rilevato che essere iscritti ad Avviso Pubblico non era un utile strumento alla macchina amministrativa, anzi: a corsi e iniziative proposte i dipendenti non riuscivano a partecipare. Riteniamo – conclude – che sia più utile un mezzo che rappresenti più concretamente il territorio". Da qui la proposta di una Commissione comunale antimafia. Ma l’opposizione non è d’accordo: "Perché una o l’altra e non entrambe – hanno chiesto i consiglieri di minoranza, tra cui l’ex sindaco Fabio Bottero (nella foto), che è anche coordinatore lombardo proprio di Avviso Pubblico –. Perché togliere uno strumento avviato nel 2014 dal commissario prefettizio invece di moltiplicare? Una scelta che isola, invece di fare rete a favore della legalità".

F.G.