Trenta lavoratori della Levi’s diventano volontari per un giorno

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Trenta dipendenti della Levi’s si sono rimboccati le maniche e hanno dato una mano ieri agli instancabili volontari della Speranza, l’associazione da anni presente sul territorio che sostiene le fragilità e aiuta le famiglie che hanno difficoltà economiche, tanto pesanti da non riuscire a mettere tutti i giorni il pane a tavola. Per il "community day" dell’azienda di abbigliamento, un evento di volontariato che si è svolto in tutto il mondo ieri, i dipendenti milanesi hanno scelto di collaborare con l’associazione di Corsico, grazie all’intermediazione con Action Aid, il gruppo che dal 2015 sostiene e promuove le attività della Speranza. Guidati dalla responsabile Levi’s Sabrina Sisti, i lavoratori hanno preparato insieme ai volontari i pacchi da consegnare alle famiglie meno fortunate. Un’attività che La Speranza fa quotidianamente, per tendere una mano alle circa duecento famiglie del territorio che hanno bisogno. "Ora si sono aggiunte anche le famiglie, circa 50 qui sul territorio, in fuga dall’Ucraina a causa della guerra – spiega Valentina Monini di Action Aid –: un’emergenza nell’emergenza. Le necessità, anche da parte dei nuclei italiani, è aumentata sensibilmente e l’aiuto di associazioni come La Speranza è fondamentale". Lo ribadisce anche Roberto Sensi di Action Aid: "La collaborazione con queste realtà locali è importantissima. Da anni lavoriamo insieme all’associazione di Corsico e ai produttori locali anche con progetti specifici contro la povertà alimentare, per consegnare cibo fresco e di qualità ai nuclei più bisognosi. Continuiamo a lavorare su più fronti – conclude Sensi –: gli aiuti ai nuclei del territorio e le nuove necessità determinate dalla guerra in Ucraina".

Francesca Grillo

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