Trenord, rimborsi più semplici: per alcuni documenti basterà l’autocertificazione

L’ok ai pendolari

Biglietteria automatica Trenord

Biglietteria automatica Trenord

Milano, 11 ottobre 2019 - La Regione e Trenord semplificheranno le procedure che dovranno seguire i pendolari lombardi per ottenere il rimborso dei rincari prodotti dalla riforma della tariffazione integrata, una riforma per ora introdotta solo a Milano, Monza e relative province.

Una decisione concordata da Claudia Terzi, assessore regionale ai Trasporti, e Marco Piuri, amministratore delegato di Trenord, con i rappresentanti dei viaggiatori nel corso dell’incontro tenutosi ieri a Palazzo Lombardia. All’origine del confronto c’è la scelta dell’esecutivo lombardo di aderire alla tariffazione integrata abolendo, dal primo di ottobre, gli abbonamenti mensili e annuali “solo treno”, vale a dire: quegli abbonamenti che consentono di viaggiare esclusivamente a bordo dei convogli griffati Trenord. Dall'inizio di ottobre gli unici titoli acquistabili sono, quindi, quelli integrati, quelli validi sia sui treni regionali sia su bus, tram e metropolitane del trasporto urbano. Questi titoli costano di più rispetto ai “solo treno” perché, come detto, consentono di usufruire di più mezzi. Ma per circa 25mila pendolari lombardi rappresentano una scelta obbligata e non necessaria. Nonostante la riforma, questi 25mila pendolari continuano, infatti, ad avere bisogno di usare solo il treno. Da qui l’effetto rincaro. Un effetto al quale Regione e Trenord hanno risposto mettendo a punto un sistema di rimborso che consentirà ai pendolari che usano solo il treno di vedersi restituire la differenza tra il costo del vecchio abbonamento ferroviario e il costo del nuovo abbonamento integrato a patto che, nel caso del mensile, l’abbonamento sia rinnovato per almeno tre mesi consecutivi.

Molto ha fatto discutere, però, la mole di documentazione chiesta da Trenord per poter presentare la domanda di rimborso. E sta proprio qui l’unico risultato emerso dall’incontro di ieri: i pendolari non dovranno più presentare né il certificato di residenza rilasciato dal Comune né una dichiarazione del datore di lavoro che ne attesti la sede lavorativa. In entrambi i casi basterà un’autocertificazione. Non solo. Regione e Trenord si sono impegnate a istituire nelle stazioni milanesi di Porta Garibaldi e di Cadorna due punti fisici in cui i pendolari possano ritirare moduli utili alle richieste di rimborso e a rifornire degli stessi moduli anche le biglietterie di Trenord. «Il confronto coi rappresentanti dei viaggiatori e le associazioni dei consumatori è stato costruttivo – fa sapere la Terzi alla fine –. Abbiamo condiviso alcune modifiche nell’ottica della semplificazione. Trenord ha anche presentato i dati dell’andamento del servizio ferroviario che evidenziano un intervento positivo sulle soppressioni e miglioramenti sulla puntualità». «La possibilità di ricorrere all’autocertificazione è un risultato concreto – commenta Carlo Piarulli, presidente di Adiconsum Lombardia –. Ora il confronto con Regione e Trenord deve proseguire per superare via via tutte le criticità segnalate dai pendolari». 

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