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Cronaca

Trenord e bus, da settembre aumentano biglietti e abbonamenti. Ecco tutti i costi

La Giunta: "Un atto dovuto". Il Pd: "Un’offesa ai pendolari". I Cinque Stelle: "Provvedimento indegno"

Un convoglio Trenord (Archivio)

Milano, 11 luglio 2023 –  Come previsto, la Giunta regionale ha approvato l’adeguamento delle tariffe del trasporto pubblico locale. Dal primo settembre il costo dei biglietti e degli abbonamenti ferroviari aumenterà del 4,01%, mentre per i titoli di viaggio delle linee autobus il rincaro sarà del 4,81%. La Regione, nella sua nota, sottolinea che si tratta di un " atto dovuto". Ma le opposizioni vanno all’attacco: il Pd parla di "offesa ai pendolari", il Movimento 5 Stelle di aumento "indegno".

La nota di Palazzo Lombardia vasul tecnico: "In base al Regolamento regionale del 10 giugno 2014, le tariffe del trasporto pubblico locale devono essere adeguate annualmente, con decorrenza a partire dal primo settembre dello stesso anno. In caso di mancato adeguamento o di adeguamento in misura inferiore delle tariffe, è prevista la compensazione da parte degli enti titolari dei contratti di servizio a favore delle aziende di trasporto, corrispondente al mancato maggiore introito conseguente alla mancata adozione delle tariffe aggiornate. Si tratta – quindi – di atto dovuto in base al regolamento ed in base alla delibera della scorsa legislatura che aveva fissato gli indicatori e i valori da utilizzare per il 2023". Quindi le cifre: "La percentuale di adeguamento per il servizio ferroviario è del 4,01%; per gli altri servizi di trasporto pubblico locale è del 4,81%. Il calcolo – si precisa – deriva dalla media di due diversi indici Istat: l’indice dei trasporti e l’indice generale per famiglie, impiegati ed operai, che ha generato una percentuale del 6,41%. Tuttavia, l’algoritmo matematico considera il soddisfacimento di 4 parametri di qualità: pulizia, regolarità, frequenza e puntualità del servizio offerto. Tenendo conto dei suddetti indici Istat e dei risultati ottenuti dai parametri, le percentuali finali risultano essere del 4,01% e del 4,81%". Da qui il commento di Franco Lucente, assessore regionale ai Trasporti: "L’adeguamento annuale delle tariffe è un atto dovuto che ci impone il regolamento. A maggior ragione, l’impegno di Regione Lombardia deve essere sempre più mirato a fornire un servizio efficiente, puntuale e rispondente alle esigenze dei viaggiatori".

Il Pd non ci sta. "Con questo aumento la Giunta Fontana offende i pendolari e mostra chiaramente il suo disinteresse per il trasporto pubblico che dovrebbe invece essere una risorsa fondamentale per la transizione ecologica e per la riduzione dell’inquinamento delle nostre città – sottolineano il capogruppo Pierfrancesco Majorino e il consigliere Simone Negri –. In due anni biglietti e abbonamenti aumentano dell’8%, perché è il secondo anno che viene deciso un aumento del 4%, senza che vi sia stato alcun miglioramento del servizio reso, anzi, i disagi dei pendolari sono addirittura aumentati, come testimoniano le 160 linee a bonus del 2022 e l’aumento delle penali dovute da Trenord. E questo è solo l’assaggio di ciò che Fontana e Lucente prevedono di fare in questa legislatura, soprattutto dopo che avranno rinnovato senza gara il contratto a Trenord fino al 2033. È sbagliato aumentare le tariffe, soprattut to pensando alle difficoltà delle famiglie, vessate dall’inflazione". "L’aumento delle tariffe deliberato da Regione Lombardia, è indegno – attacca Nicola Di Marco, capogruppo del M5S –. Di fronte al pessimo servizio noto ai pendolari lombardi, nonché di fronte alle molteplici criticità, alcune della quali evidenziate anche dalla recente lettera dell’assessore Lucente, il centrodestra decide di infliggere l’ennesimo colpo al portafoglio di lavoratori e studenti. Il Movimento Cinque Stelle presenterà un emendamento al prossimo assestamento di bilancio per sterilizzare gli effetti di una scelta odiosa e ingiustificabile".