MARIO CONSANI
Cronaca

Treno deragliato a Pioltello, la strage minuto per minuto/ VIDEO

Disposta l'autopsia sui corpi delle vittime

Treno deragliato nel Milanese

Milano, 31 gennaio 2018 - E' in otto pagine consegnate ieri ai magistrati la prima ricostruzione della tragedia. È la relazione preliminare firmata dalla Polfer e dai Vigili del fuoco, un gruppo di uomini che da giovedì mattina all’alba ha di fatto vissuto sui binari intorno a Pioltello per raccogliere ogni possibile prova sul deragliamento del treno costato la vita a tre donne. Nel documento, che i pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti, titolari dell’indagine, hanno letto ieri in mattinata, c’è momento per momento il racconto tragico di quanto successo sei giorni fa prima delle sette di mattina alle porte di Milano.

Non ci sono però risposte agli interrogativi che fin dai primi minuti hanno sollevato dubbi sulla manutenzione della rotaia, per quel pezzo di 23 centimetri di binario staccatosi e quello zoccolo di legno infilato da qualcuno sotto un giunto, ma anche i sospetti sul carrello di una delle vetture del convoglio uscita dai binari e finita contro i pali dell’altra tensione. Per le prime risposte bisognerà attendere il lavoro dei tre consulenti tecnici incaricati dalla Procura e di quelli che, presumibilmente, si aggiungeranno su nomina dei quattro indagati per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo: l’ad e il responsabile di produzione di Rete ferroviaria italiana (Rfi) Maurizio Gentile e Umberto Lebruto, l’ad e il direttore operativo di Trenord Cinzia Farisè e Alberto Minoia.

Ieri gli uomini della Polfer si sono anche presentati nelle sedi romana e milanese delle due società per acquisire documentazione informatica e cartacea relativa alle loro attività di gestione dell’intera rete (Rfi) e del servizio di trasporto lombardo (Trenord) e alla «manutenzione ordinaria e straordinaria», comprese quelle sui costi degli investimenti soprattutto relativi alla sicurezza di rete e vagoni. Nell’occasione sono state consegnate anche le informazioni di garanzie per i due enti giuridici, che in base alla legge 231 rischiano sanzioni amministrative in caso di reati commessi dai loro dirigenti.Perquisizioni e sequestri negli uffici delle due società dovrebbero continuare anche oggi.

Domani sono invece in programma le autopsie sulle tre donne rimaste uccise nello schianto: Giuseppina Pirri, 39 anni, Pierangela Tadini, 50 anni, Ida Milanesi, 61 anni. Anche per questa circostanza gli indagati potranno incaricare propri medici legali. Intanto ieri, sempre su disposizione dei pm, sui muri di tutte le stazioni ferroviarie da Cremona a Treviglio è stato stato affisso un volantino-appello in cui si invita chi era al bordo del treno 10452 al momento dell’incidente, a prendere «contatti con la sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Milano scrivendo alla mail maurizio.ghezzi giustizia.it oppure chiamando il numero di telefono 0288456893 (Centrale operativa Polizia locale di Milano) lasciando i propri recapiti in modo da essere contattati». In serata rano già decine le risposte arrivate agli inquirenti, che sperano così di raccogliere il maggior numero di testimonianze possibili tra i 350 pendolari che al momento della tragedia dovevano trovarsi a bordo del Cremona- Milano partito alle 5.32. Una faticosa ma indispensabile opera di riicostruzione, tassello dopo tassello, per un disastro che inevitabilmente per anni alimenterà inchiesta giudiziaria e successivi processi.