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Treno deragliato a Pioltello: il gup "sforbicia" le parti civili

Sono 65 quelle ammesse. Rfi entrerà come responsabile dalla prossima udienza. Nell'incidente morirono tre donne

Il disastro del 2018

Milano, 3 febbraio 2021 - Sono state respinte parecchie richieste di costituzione di parte civile e ne sono state ammesse solo oltre 65, tra passeggeri e familiari delle vittime e associazioni come Medicina Democratica e Filt Cgil nel procedimento, in fase di udienza preliminare, per l’incidente ferroviario del 25 gennaio 2018 a Pioltello nel quale, in seguito al deragliamento del regionale Cremona-Milano Porta Garibaldi, morirono tre persone e moltissime rimasero ferite.

A deciderlo, ridimensionando il numero di parti civili, è stato il gup Anna Magelli che ha respinto, tra le altre, le istanze presentate dal sindacato dei ferrovieri Orsa e dell’associazione dei consumatori Codici e pure le associazioni che raccolgono i familiari delle vittime della strage di Viareggio. Il giudice ha poi rinviato l’udienza al prossimo 15 aprile, per consentire la citazione di Rfi come responsabile civile, la quale poi potrà chiedere l’esclusione dal processo.

Tra i 10 imputati, per disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose, ci sono due manager di Rete Ferroviaria Italiana, tra cui Maurizio Gentile (ex ad ed attuale commissario straordinario per la messa in sicurezza della A24 e A25), sette tra dipendenti e tecnici di Rfi e la stessa società. "Si poteva, e anzi forse si doveva intervenire con maggiore incisività, ma la decisione di non farlo, per dedicarsi ad altri problemi più evidenti ed urgenti nel mondo ferroviario, non appare così indiscutibilmente censurabile, tenuto conto della situazione di Ansf, da permettere di formulare addebiti penalmente rilevanti". Con queste parole la gip, Sofia Fioretta, ha archiviato anche le posizioni di Amedeo Gargiulo e Giovanni Caruso, rispettivamente direttore e responsabile settore ispettorato e controlli di Agenzia Nazionale per la sicurezza ferroviaria - inizialmente accusati di omessa vigilanza - per il disastro ferroviario. Per il gip il "disastro è al punto zero. Tutto quello che si verifica dopo è la conseguenza di quello che si è prodotto al punto zero", in prossimità del quale è stato ritrovato un giunto in "cattive condizioni" e dove si staccò un pezzo di rotaia, cosa che fece deragliare il treno. E quindi non è stata rilevata alcuna causa da ricondurre al materiale rotabile, ad anomalie del sistema di frenata o a eventuali errori umani da parte del personale di bordo.