Treno deragliato a Pioltello, un passeggero: "Ero a bordo, salvo per miracolo"

Sergnano, Giorgio Benelli racconta quanto accaduto

Giorgio Benelli

Giorgio Benelli

Sergnano, 26 gennaio 2018 -  «Sono salvo grazie alla Madonna del Binengo». Lo dice Giorgio Benelli, 29 anni, sacrista della chiesa parrocchiale di Sergnano, che ieri mattina era sul treno del disastro. Benelli era sulla quarta carrozza, subito dietro quella delle tre vittime. «Intorno alle 7 ho sentito il treno che veniva scosso. Queste oscillazioni aumentavano sempre più fino a che si sono viste scintille al lato destro della carrozza. Forti rumori provenivano da sotto il treno, come se si stesse spaccando l’assale delle ruote. La sensazione era quella di essere su un pendolo. Poi c’è stato un forte botto, la carrozza davanti si è messa di traverso e ha sbattuto contro la nostra, rompendo alcuni finestrini. La cabina si è riempita di fumo».

Cosa è successo poi?

«C’è stato molto panico, urla di gente della mia carrozza che diceva: “Siamo deragliati”. Poi sono intervenute alcune persone che invitavano alla calma e hanno aperto le porte. Siamo scesi sulla massicciata e abbiamo aspettato indicazioni».

Dove era sul treno?

«Io ero al quinto finestrino vicino a dove si è appoggiata l’altra carrozza. Lo scompartimento era pieno e c’era gente in piedi. In tutto c’erano una cinquantina di persone».

Ha visto feriti sulla sua carrozza?

«Abbiamo provato un grande spavento, ma di feriti non ne ho visti. Però era buio e appena scesi ci siamo impressionati, avendo visto le altre due carrozze a noi davanti staccate e accartocciate e riverse su un lato».

Quando sono arrivati i soccorsi?

«Sono intervenuti in circa 20 minuti, intorno alle 7.15, 7.20».

Cosa è successo quando siete scesi dalla vostra carrozza? «Nei primi istanti c’è stata solidarietà e aiuto da parte dei passeggeri che hanno cercato di dare una mano a quanti erano nelle carrozze ribaltate per aiutarli a uscire e prestando primi soccorsi».

Un’esperienza drammatica.

«Ringrazio Dio e la cara Madonna del Binengo di Sergnano che mi hanno protetto da questo disastro. Questa è una mia opinione personale ma che da cristiano mi sento in dovere di riferirla, perché ci credo davvero».

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