Treno deragliato a Pioltello, due vittime bergamasche: Bassa unita nel dolore

Due donne che hanno perso la vita erano conosciute dalla “comunità” dei pendolari

SOCCORSI I feriti sono stati smistati in vari nosocomi Chi ha potuto si è recato a Treviglio

SOCCORSI I feriti sono stati smistati in vari nosocomi Chi ha potuto si è recato a Treviglio

Bergamo, 26 gennaio 2018 - I comuni della Bassa sono in lutto di fronte alla tragedia ferroviaria di Pioltello che li ha duramente colpiti: tre vittime – due delle quali caravaggine, la terza di Capralba, paese cremasco che dista un paio di chilometri da Caravaggio– e gli altri pendolari d miracolosamente scampati o rimasti feriti o contusi. Mentre nelle chiese si è pregato per le vittime, alla stazione Centrale di Treviglio si è passata una mattinata all’insegna della speranza e dell’attesa di notizie confortanti.

Anche l’ospedale di Treviglio è stato al centro dei soccorsi con ventitrè persone che si sono presentate al Pronto Soccorso, preferendo essere curate nella zona dove risiedono: si tratta di undici donne e 12 uomini, di età compresa fra i 32 e i 58 anni, giunti all’ospedale trevigliese con mezzi propri fra le 9 e le 12,45. Fortunatamente nessuno ha riportato ferite gravi. Per tutti la prognosi si aggira sui 10 giorni. La direzione Sanitaria ha garantito a tutti i pazienti e ai loro familiari supporto psicologico. Tutti gli operatori, medici e infermieri, hanno prestato con disponibilità e professionalità le cure del caso nonostante la tragica notizia sopraggiunta: una delle vittime, Ida Milanesi, era la moglie di uno specialista dell’Asst Bergamo Ovest, il nefrologo Marco Tagliaferri. Sia Pierangela Tadini, caravaggina residente a Misano Gera d’Adda (a tre chilometri da Caravaggio) sia la dottoressa Milanesi, due delle tre vittime, prendevano tutte le mattine, dal lunedì al venerdì, ‘il Cremona’ delle 6,30 per recarsi al lavoro a Milano. Entrambe erano molto conosciute dagli altri compagni di viaggio data la presenza costante sul medesimo treno, per quella specie di confidenza che si instaura tra pendolari della mattina, una comunità che ogni giorno condivide disagi e attese e che ora si interroga sulle cause di questa tragedia.

Quanto a Giuseppina Alessandra Pirri, saliva sempre a Capralba, ed era anch’essa conosciuta dai passeggeri della tratta ferroviaria. Il sindaco di Treviglio Juri Imeri nel rilasciare «un pensiero per le vittime, i feriti, i soccorritori e tutte le famiglie interessate» ha commentato attonito: «È una brutta giornata». Presenti con dichiarazioni di solidarietà i politici trevigliesi ai quali Erik Molteni, consigliere comunale Pd, ha rivolto l’invito a star vicini alle famiglie delle vittime e dei feriti, lasciando perdere le polemiche.

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