Treni e bus nel caos: "Assessora dimettiti"

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di Christian Sormani

"Assessore Terzi si dimetta!". Una lunga lettera circostanziata, quella inviata dai diversi comitati dei pendolari lombardi all’assessora ai Trasporti di Regione Lombardia e al presidente Attilio Fontana, che ha come oggetto il "decadimento del servizio ferroviario regionale", in particolare quello su ferro.

"Stiamo vivendo uno dei più cupi periodi – scrivono i pendolari –. Anche se la pandemia costituisce un ulteriore motivo di peggioramento, non ne costituisce affatto la causa esclusiva e nemmeno la principale. Il Covid c’è per tutti ma nessuna altra azienda, ferro o gomma che sia, è nelle stesse disastrate condizioni di Trenord, e le cancellazioni dei treni rimangono ad un livello molto più basso. In particolare, il peggioramento della qualità e della quantità del servizio è in atto da anni e la pandemia costituisce solo una causa di accelerazione e giustificazione del degrado".

Le cifre sono impietose: le corse sono state ridotte, passando dalle 2347 giornaliere del 2018 alle attuali 1800 (orario in vigore dal 10 gennaio 2022), senza contare la riduzione della lunghezza del percorso di molte altre. A tali riduzioni va sommata la cancellazione delle corse che, nei giorni scorsi, è arrivata a punte del 25%. Larga parte di queste criticità dipendono dal fallimento del programma di assunzioni di personale, nonché dallo smantellamento dell’Unità Operativa dell’Assessorato Trasporti, dicono i pe dolari.

"In queste condizioni, è impossibile usare il treno. Il degrado della situazione ai danni dei cittadini lombardi è ormai tale da rendere necessaria una decisa correzione alla rotta che ha portato a tale disastro", continua la lettera. Che va oltre: "Poiché una tale correzione, per essere credibile, non può prescindere da un cambio della guardia nella gestione del sistema ferroviario regionale, chiediamo esplicitamente le dimissioni dell’assessore Terzi, che riteniamo largamente responsabile del disastro, attuando scelte politiche e gestionali inadeguate e sottraendosi sistematicamente al confronto con i rappresentanti degli utenti".

Ma i problemi del trasporto pubblico non si limitano solo ai treni. Anche nella gomma, ugualmente di competenza regionale ma demandata alle province e comuni capoluogo tramite le Agenzie del TPL, c’è una situazione diffusa di difficoltà. "Ci limitiamo a segnalare la carenza di risorse, aggravate da uno storico squilibrio a svantaggio delle aree confinanti con l’area metropolitana milanese". Infine l’appello al governatore Fontana "perché affidi la delega ai trasporti ad una persona più motivata e competente perché la Lombardia abbia i servizi ferroviari che merita".

"Purtroppo le assenze di personale stanno rendendo difficile organizzare tutti i servizi del Tpl. Perché il problema non è solo di Trenord, ma è generalizzato: sono numerose anche le aziende del settore gomma che vanno via via riducendo le corse a causa proprio delle assenze del personale positivo o in quarantena – replica l’assessora Terzi –. Per quanto attiene più nello specifico a Trenord mi limito a ricordare che la riorganizzazione delle corse ha come obiettivo proprio la tutela degli orari più frequentati da studenti e lavoratori". La Regione, conclude Claudia Terzi, "sta investendo 2 miliardi di euro per l’acquisto dei nuovi treni che stanno gradualmente entrando in servizio, e 1 miliardo di euro per efficientare l’infrastruttura di Ferrovienord, nella speranza che lo Stato centrale attui in proporzione investimenti analoghi sulla rete statale".

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