Trecento antagonisti, bombe carta e tensioni. Antifascisti in corteo per Ilaria Salis

A Milano, corteo antifascista non autorizzato si trasforma in scontri con la polizia lungo Porta Ticinese. Manifestanti protestano per Ilaria Salis detenuta in Ungheria. Questura indagherà sugli incidenti.

Trecento antagonisti, bombe carta e tensioni. Antifascisti in corteo per Ilaria Salis

Trecento antagonisti, bombe carta e tensioni. Antifascisti in corteo per Ilaria Salis

Circa trecento antagonisti in corteo dalle Colonne di San Lorenzo a via Gola, lungo corso di Porta Ticinese, piazza XXIV Maggio, corso San Gottardo. Un momento di tensione all’altezza di largo Mahler, con lancio di una bomba carta, fumogeni e altri oggetti in direzione della polizia, quando i manifestanti hanno deviato in via Conchetta raggiungendo il Naviglio Pavese. La manifestazione antifascista non formalmente preavvisata per Ilaria Salis, la maestra monzese detenuta in Ungheria, e gli altri imputati al processo per l’aggressione a due neonazisti avvenuta un anno fa a Budapest, era convocata alle 18.30 alle Colonne. Dopo un breve preambolo al megafono con aggiornamento sulla vicenda giudiziaria (e la richiesta di rimuovere bandiere con simboli politici, gli antagonisti liquidano pure il dibattito pubblico sulle condizioni non dignitose di detenzione inflitte a Salis come “partiti politici che sui media mainstream fanno campagna elettorale sulla pelle delle persone”), verso le 19 il corteo estemporaneo è partito, sorvegliato e contenuto dalle forze dell’ordine, al grido: “Fiducia nello Stato non ne abbiamo, l’antifascismo è nostro e non lo deleghiamo”. Cori e scritte sui muri contro i Cpr e “le galere” e contro la polizia, oltre che contro i fascisti, e qualche lancio di bottiglie a cavallo del Naviglio prima che il corteo, poco dopo le 20, si disperdesse in via Gola. La Questura visionerà i filmati delle telecamere di videosorveglianza per identificare gli autori degli imbrattamenti.

Giulia Bonezzi