MONICA AUTUNNO E NICOLA PALMA
Cronaca

Trecella, Hanna Herasimckyk morta per soffocamento: al vaglio le dichiarazioni del marito

Ex ballerina nei locali notturni, conduceva una vita ritirata nel paese dove viveva insieme al compagno da poco meno di tre anni. I vicini raccontano di numerose liti

Il palazzo dove abitava Hanna Herasimchyk

Pozzuolo Martesana, 19 giugno 2024 – Una vita ritirata, trascorsa perlopiù in casa, e poche conoscenze nel paese dove viveva da meno di tre anni. Dalla zona residenziale a ridosso dei campi alla piazzetta, tra i bar aperti e i negozi, la tragica fine tinta di giallo di Hanna Herasimckyk aleggia a Trecella, la frazione di Pozzuolo Martesana dove la quarantaseienne bielorussa con un passato da ballerina di locali notturni viveva dal 2021, al civico 5 di via Del Citra.

I primi esiti dell’autopsia parlano di soffocamento, allungando la pesante ombra dell’omicidio sul decesso della donna, trovata riversa sul pavimento del corridoio dal marito polacco K.D. all’alba di giovedì scorso. "Non sapevamo niente, abbiamo sentito tutti dai notiziari di stamattina (ieri, ndr) – premette l’edicolante della piazza –. Ma quindi qualcuno l’ha uccisa?". Una donna che si vedeva poco, pochissimo, in giro. A differenza del compagno, autotrasportatore per una società di spedizioni, spesso via per lavoro.

"Quando c’era – mormorano in un bar del centro – veniva qui spesso. Soprattutto la sera. Lei non l’abbiamo mai vista. Mai, nemmeno una volta. Nemmeno in qualche occasione di festa o quando abbiamo organizzato dei ritrovi qui da noi. Anche lui comunque, da qualche tempo, a pensarci bene, non lo vedevamo più".

E così anche il sindaco di Pozzuolo, Angelo Maria Caterina: "Il paese si fa domande, è ovvio, ma la conoscevano realmente in pochi. Un dramma in ogni caso, ma speriamo in un epilogo il meno doloroso possibile. Il nostro paese in questo senso ha già dato", l’amaro commento del primo cittadino di un Comune già teatro in passato di alcuni drammatici fatti di cronaca.

I due coniugi si erano trasferiti a Trecella dalla non lontana Vignate alla fine del 2021. Era intestato a lei l’appartamento della palazzina a due piani in zona circonvallazione, a pochi passi dalla campagna. Una zona tranquilla. Numerose le liti domestiche tra i due, segnalate alle forze dell’ordine, ma mai nessuna denuncia né referti medici. Le voci sentite il più delle volte dai vicini di casa. Non così, a quanto risulterebbe, nei giorni dell’ultima discussione riferita dall’uomo, che al termine di quell’alterco aveva deciso di andare via di casa per un paio di giorni. Al rientro nell’abitazione, alle 5 di giovedì, la scoperta del cadavere e la chiamata al 112.

Gli investigatori della Tenenza di Cassano d’Adda e del Comando provinciale di Milano stanno continuando a indagare, in attesa dei risultati dei test tossicologici. Risultati decisivi per escludere che l’ipotizzato soffocamento sia stato provocato dall’assunzione esagerata di farmaci, stupefacenti o altre sostanze. Nel caso in cui quella pista venisse scartata, allora prenderebbe inevitabilmente e definitivamente corpo quella del soffocamento meccanico, quindi provocato da qualcuno, magari con un cuscino o con un altro oggetto che non ha lasciato apparenti tracce. Secondo le informazioni a disposizione, Hanna sarebbe morta in un range temporale compreso tra le 20 e le 24 ore precedenti al momento del ritrovamento, quindi nella notte o nella primissima mattinata di mercoledì. In quel momento, nel suo racconto, il marito K.D. non era in casa. Tuttavia, le dichiarazioni del quarantatreenne verranno passate al setaccio dai militari per trovare riscontri o al contrario evidenziare possibili incongruenze.