
Vania Giglio aveva 43 anni
Un atto di generosità verso il prossimo le è costato la vita. È morta ieri all’ospedale Niguarda, dopo 17 ore di agonia, Vania Giglio, quarantatreenne ex impiegata dell’ospedale Humanitas (fino al 2016) falciata da un’auto sulla Tangenziale est a mezzanotte e mezza di domenica dopo essere scesa dalla sua macchina per soccorrere un motociclista rimasto a terra per lo schianto con un’altra auto. Mentre stava parlando al ferito, in attesa dell’ambulanza, una Mercedes Classe A guidata da una donna di 64 anni che non si era accorta dei veicoli fermi in strada l’ha presa in pieno.

Il punto interessato è quello della Tangenziale est, nel tratto tra Lambrate e Cascina Gobba (direzione nord). Secondo quanto emerso, pare che la moto abbia tamponato sulla corsia di sorpasso l’automobile che lo precedeva. Vedendo il giovane a terra in mezzo alla tangenziale, la signora Giglio, di passaggio, si è fermata per prestare soccorso. Ed è stata travolta dalla Mercedes. Questa, a grandi linee, la dinamica, ancora al vaglio della polizia stradale subito intervenuta insieme ai soccorritori del 118 che si sono subito resi conto delle condizioni disperate della quarantatreenne, accompagnata in condizioni disperate all’ospedale Niguarda dove è stata ricoverata nel reparto di Neurorianimazione in prognosi riservata. Ha lottato tra la vita e la morte fino a ieri pomeriggio. Poco prima delle 17, è morta. Nata a Milano, la quarantatreenne ha vissuto a Rozzano fin da quando era bambina e, da un paio d’anni, si era trasferita a Rho. Meno gravi le altre persone coinvolte: il motociclista, di 26 anni, è stato accompagnato al San Gerardo di Monza in codice giallo mentre il conducente della prima automobile, di 31 anni, è stato trasportato al San Raffaele per accertamenti. La sessantaquattrenne che era al volante della Mercedes, in stato di choc, è stata invece soccorsa al San Raffaele.