
Trasporto pubblico ai minimi termini Resiste solo il metrò. Area C sospesa
Sono da poco passate le 16.30 quando il sindaco Giuseppe Sala annuncia sui propri canali social che oggi e domani Area C sarà sospesa. Detto altrimenti: è questo il momento in cui a Palazzo Marino si è dovuto prendere atto che Milano, anche dal punto di vista del trasporto pubblico e della mobilità, non sarebbe potuta tornare alla normalità nel breve volgere di qualche ora. Un provvedimento, la sospensione della congestion charge, al quale la Giunta cittadina, già da tempo, ricorre esclusivamente in casi più che eccezionali: l’ultima volta era accaduto per la pandemia da Coronavirus. Ora ecco il nubifragio abbattutosi sulla città alle 4 del mattino di martedì. Con tutte le sue conseguenze. Per quanto riguarda la rete di Atm, hanno resistito solo le linee della metropolitana. Unica eccezione la stazione Inganni della M1, che è rimasta chiusa fino alle 8.40 perché l’acqua piovana rendeva praticamente impossibile l’accesso ai mezzanini.
Tutt’altra storia per quanto riguarda tram, filovie, bus e persino i depositi. Le forti raffiche di vento ("Hanno superato i cento chilometri orari" ha fatto sapere il sindaco) hanno letteralmente divelto i cavi della rete elettrica aerea o hanno fatto schiantare al suolo rami e tronchi e causato, quindi, la chiusura completa (via Torino, ad esempio) o parziale di alcune strade. Da qui il lungo elenco di linee tranviare e filoviarie rimaste inattive per tutta la giornata o che hanno subito limitazioni o deviazioni di percorso. Nel dettaglio, sono rimasti fermi i tram delle linee 5, 9, 10, 16, 19, 24 e 33, mentre i tram delle linee 1, 2, 3, 4, 7, 12, 14 e 15 hanno effettuato corse solo lungo alcune tratte del loro percorso abituale. In questo caso le fermate rimaste scoperte sono state servite da bus sostitutivi. Situazione simile per quanto riguarda i filobus: la linea 92 è stata sospesa, mentre la linea della 90-91 ha subito tagli e limitazioni. In particolare, corse sospese tra piazzale Lodi e piazza Belfanti.
Miglior sorte hanno avuto i collegamenti via autobus: la linea 39 è stata costretta a deviazioni tra Lambrate e Piola, lungo la 67 sono state abolite le fermate che scandiscono il tratto tra piazzale delle Bande Nere e piazzale Tripoli. Quindi la 94, costretta a deviare dal capolinea di Porta Volta fino alla fermata di piazza Cavour. Percorso alternativo da corso Genova-via Sapeto, senza più fermate a Sant’Agostino e a Sant’Ambrogio. A complicare ulteriormente la situazione ci si è messo, poi, il blackout elettrico nei depositi Atm di via Leoncavallo e Baggio, dove si è aggiunta, come non bastasse, la caduta di rami e alberi. Per quanto riguarda le operazioni di sgombero e ripristino delle strade, ieri le autorità coinvolte hanno deciso di dare precedenza agli snodi del trasporto pubblico dove si concentra il maggior numero di linee di superficie, quali quello tra piazza Lega Lombarda e via Legnano, dove si è intervenuti.
Ancora nel tardo pomeriggio di ieri, a 12 ore di distanza dal nubifragio, la linea elettrica aerea doveva essere riattivata in 30 punti e sul sito internet di Atm si leggeva un messaggio inequivocabile, ovviamente indirizzato ai milanesi e ai pendolari: "Dove vi è possibile, usate le metropolitane". I disagi, quindi, dureranno alcuni giorni. Per questo il sindaco ha infine scelto di sospendere Area C. "È in corso un grande sforzo per liberare le strade e garantire un ritorno alla normalità il più rapido possibile – scrive Sala sui social intorno alle 16.30 –. Centinaia di uomini e donne sono al lavoro in queste ore sulle principali direttrici stradali e sulle sedi tranviarie. Per quanto riguarda il trasporto pubblico, la situazione delle linee di superficie è compromessa dalla presenza di alberi e rami sui percorsi e al momento ci risultano essere una trentina le località dove sussistono disagi alla linea aerea di Atm: contesti complessi che richiedono l’impegno di molto personale e mezzi speciali. Abbiamo deciso di sospendere Area C per le giornate di oggi e domani, ma invitiamo a limitare gli spostamenti in città. Nelle prossime ore – conclude il primo cittadino – ci concentreremo anche sulla conta dei danni. Questo per portare avanti le dovute istanze e poter accedere ai fondi regionali e statali che saranno messi a disposizione per questa calamità".
Giambattista Anastasio