Trasporti, Atm avrà l'84% di Milano Next

Il dg Giana rassicura i lavoratori sul futuro del nuovo soggetto del trasporto pubblico: "Non è una privatizzazione"

Arrigo Giana, direttore generale di Atm

Arrigo Giana, direttore generale di Atm

Milano, 26 luglio 2019 - Arrigo Giana, nel suo ultimo intervento, ha voluto invitare i presenti a farsi testimoni di quanto ascoltato nelle due ore precedenti riferendolo ai propri colleghi. Il primo obiettivo dell’incontro organizzato ieri da Cgil, Cisl e Uil alla Camera del Lavoro di Milano era, infatti, quello di rassicurare i lavoratori di Atm allontanando le paure e mettendo a tacere le voci generatesi nelle ultime settimane in merito al progetto “Milano Next”, che vede la stessa Atm alleata ad A2a Smart City Spa, Hitachi Rail STS Spa, Busitalia, Commscon Italia Srl e IGPDecaux nella costituzione di un nuovo operatore del trasporto pubblico locale che possa giocarsi, con tanto di diritto di prelazione, la gara per il riaffidamento del servizio che dovrà essere indetta entro l’estate del 2020. Circa 200 i lavoratori che si sono ritrovati nel Salone Di Vittorio. Alcuni sono arrivati in divisa, direttamente dalla cabina di guida di bus e tram. A tutti il direttore generale di Atm ha voluto rivolgere alcuni messaggi chiave. Il primo: «Milano Next non è un piano di privatizzazione di Atm ma una strategia per valorizzarne le capacità e migliorarne ed estenderne l’azione. Atm – sottolinea Giana – avrà la maggioranza di Milano Next». Parole mirate a smentire le tesi alla base dello sciopero organizzato dai Cub lo scorso 11 luglio. Secondo messaggio: «Non ci sarà alcuna riduzione delle attività di Atm né spostamenti o diminuzioni del personale. All’interno di questo pool di aziende, ognuna leader nel proprio settore, Atm continuerà ad occuparsi di trasporto pubblico, mentre i partner si occuperanno di attività complementari, ciascuno secondo le proprie competenze. Il minimo che possa accadere è che l’azienda faccia quello che già fa. Ma la prospettiva alla quale ambiamo è che le attività aumentino. Potrebbe accadere l’esatto contrario di quanto si teme oggi»

Terzo messaggio: «Nessuna cannibalizzazione da parte delle Ferrovie dello Stato». Sì, Giana usa queste parole. Meglio spiegare, allora: Busitalia, una delle aziende alleate ad Atm in Milano Next, è del Gruppo Ferrovie dello Stato (FS). E, come si evince dal nome, ha una mission aziendale coincidente a quella di Atm. Se a questi dati di fatto si uniscono l’avvenuto ingresso delle Fs nella società della Metropolitana 5 e il proposito delle stesse Fs di acquistare protagonismo nel trasporto locale, ecco spiegate le paure di queste settimane e le parole di Giana. Che aggiunge: «Atm continuerà ad occuparsi delle sue linee, rafforzandole ed estendendole se possibile. E Busitalia farà altrettanto». Prima di riportare i dettagli dei quali Il Giorno è entrato in possesso, ecco il messaggio finale del direttore generale di Atm ai lavoratori: «Milano Next è un progetto senza controindicazioni che per i prossimi 15 anni garantirà la continuità e il miglioramento del servizio nonché la valorizzazione di Atm. Tra 15 anni questo progetto avrà cambiato la faccia del trasporto pubblico in Italia e sarà un esempio in Europa».

Le ultime novità, allora. L’offerta inviata dal pool di imprese all’amministrazione del sindaco Giuseppe Sala e all’Agenzia di bacino prevede che Atm detenga l’84% delle quote di Milano Next e che gli altri 5 partner si spartiscano il 16% che resta, lasciando ad Hitachi il ruolo di secondo azionista. Non è finita. Nell’estate del 2020 “Milano Next” si candiderà a gestire il trasporto pubblico nella cosiddetta «area conurbata di Milano», quindi in circa 40 Comuni tra capoluolo, hinterland milanese e provincia di Monza. E qui le flotte in servizio saranno quelle di Atm per i territori serviti già oggi e di Busitalia nella parte di provincia dove già opera attraverso società consociate (Autoguidovie). Il dato è che Net, la società di Atm attiva in 21 Comuni della provincia di Milano, 25 della Brianza, 3 della bergamasca e 4 del lecchese, non sarà in “Milano Next”, una realtà che andrà estendendosi solo col tempo e di gara in gara.

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