Trasloco in D’Annunzio L’armistizio è lontano

Ancora muro contro muro. E arriva il sottosegretario. all’Istruzione Rossano Sasso. Pressing della Lega

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Ancora muro contro muro tra i genitori della scuola media di via Vivaio e il Comune. La giornata è cominciata nell’attuale sede - all’interno dell’immobile dell’Istituto dei ciechi - per chiudersi in via D’Annunzio, destinazione indicata per settembre. L’affitto è scaduto da 50 giorni, c’è un accordo-ponte per garantire continuità fino a giugno. Nel frattempo si porteranno avanti i lavori e il trasloco. Ma il consiglio d’Istituto non s’arrende. Dopo la lettera-appello inviata al sindaco Giuseppe Sala, ieri mattina ha aperto le porte al sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso"di buon mattino a Milano per incontrare la dirigente, gli insegnanti e gli alunni della scuola media di via Vivaio, eccellenza del sistema scolastico della città e straordinario esempio di inclusione che il Comune vorrebbe cancellare per risparmiare qualche migliaio di euro", ha postato sul suo profilo Facebook. "L’attuale sede è stata strutturata per accogliere indistintamente studenti ciechi o ipovedenti e ragazzi senza alcuna disabilità, dando vita a una straordinaria mescolanza senza barriere e all’insegna della cura e dell’umanità. Il nuovo edificio scelto dall’amministrazione cittadina non ha i requisiti adatti per poter ricreare l’unicità di questo ambiente, da qui la richiesta della scuola e delle famiglie di rimanere a via Vivaio", prosegue Sasso mentre anche la Lega, con Stefano Bolognini, chiede al Comune di ripensarci e di aprire un confronto anche con la Regione. Mostra di nuovo le potenzialità della ex scuola femminile di via D’Annunzio la vicesindaco Anna Scavuzzo, che ieri sera ha incontrato le famiglie. Si è già al lavoro anche per ridisegnare gli spazi, per creare i laboratori, per accompagnare i ragazzi durante l’estate nella sede individuata, che fa parte già delle disponibilità di Palazzo Marino. Ma il secondo sopralluogo si chiude senza armistizio.

Si.Ba.

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