
Milano, 12 novembre 2023 – La Lombardia è la regione leader per i trapianti. L’anno scorso, secondo dati forniti dal Centro Nazionale Trapianti, sono stati realizzati nella nostra regione 751 interventi (709 da donatore deceduto e 42 da vivente). "I trapianti non vengono eseguiti solo sui residenti ma anche su pazienti da altre regioni, soprattutto dal Sud. Il dato dimostra l’eccellenza della nostra sanità e la sua capacità attrattiva, grazie anche alla presenza di centri trapianto di assoluto livello e a volume elevato come l’azienda ospedaliera Niguarda o il Policlinico Maggiore di Milano" spiega Maurizio Sardella, presidente di Aido Milano, l’associazione che da 50 anni è impegnata a diffondere la cultura della donazione di organi, tessuti e cellule.
Le cifre
Il numero complessivo di trapianti a livello nazionale nel 2022 ha raggiunto quota 3.876 (+2,1% sul 2021) ed è, secondo il report analitico 2022 del Centro Nazionale Trapianti, il "secondo miglior risultato di sempre". L’organo trapiantato di più è il rene (con 2.038 interventi) mentre gli interventi di pancreas sono stati "solo" 38 "perché il paziente necessita di tempi così rapidi per l’operazione che non si riesce sempre a trovare un donatore di pancreas. Il potenziale ricevente di rene può aspettare, invece, grazie alla dialisi" dettaglia Sardella.
Per inciso, il Niguarda di Milano è il primo ospedale in Italia per numero di trapianti di pancreas (10 nel 2022, di cui 8 in convenzione con il San Raffaele di Milano).
Il 2022 è stato pure un anno di record per le donazioni di organi: per la prima volta a livello nazionale hanno superato la soglia di 1.800 (nel dettaglio 1.830, di cui 1.460 da donatori deceduti e 370 da viventi). In Lombardia le donazioni sono state 283 (241 da donatori deceduti, 42 da viventi). "Numeri che confermano negli ultimi anni una maggiore cultura della donazione che è l’attività precipua di Aido e una sempre migliore organizzazione della rete trapiantologica a livello regionale".
I migliori nelle donazioni
La nostra regione è lontana dal podio per segnalazioni dei potenziali donatori rispetto alla popolazione residente: ai primi posti ci sono la Toscana (101,8 per milione di popolazione), Emilia Romagna (68,9) e il Veneto (60,6). Ma la Lombardia migliora la sua performance in un anno, passando da 31,3 a 41,6 potenziali donatori segnalati per milione di popolazione.
"Non si può pensare che la cultura della donazione sia diversa da noi rispetto al Piemonte: quello che fa la differenza è l’organizzazione sanitaria" rileva il numero uno di Aido Milano.
Fra intenzioni e realtà
Le dichiarazioni di volontà alla donazione in Lombardia depositate al 31 dicembre 2022 hanno superato ben oltre la soglia di 2 milioni e 700mila: 76% i consensi e 24% le opposizioni. Il tasso di opposizione è comunque inferiore alla media nazionale 28%.
Nel dettaglio le manifestazioni registrate nei Comuni attraverso il sistema Cie (carta d’identità elettronica) sono state 2,3 milioni, con una percentuale di no del 28%, all’Aido se ne sono raccolte oltre 420mila (non esistono opposizioni), mentre agli sportelli dell’Asl solo poco più di 21mila (17% di no). "Un flop, quello del servizio dell’Asl, dovuto al fatto che i cittadini debbano recarsi di persona e spesso hanno difficoltà a trovare lo sportello" rimarca Sardella.
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