REDAZIONE MILANO

Tra sorprese invernali e mascherine nuziali

La corsa continua sotto data fra rinunce, conferme e collezioni ad hoc nate in tempo di pandemia

Le stiliste Grazia e Patrizia Bolzoni dell’atelier Bolzoni

I fiori d’arancio ai tempi del Covid "uno slalom senza sosta fra annullamenti e ritorni. Ma chi vuole, si sposa anche in pandemia". Annullamenti a pioggia in primavera, tante “Spose d’inverno”: "Ed è stata una scoperta. Cerimonie intime, clima natalizio. E per noi, la possibilità di sperimentare nuovi modelli. Naturalmente, su misura". È dal 1958 che l’Atelier Bolzoni di via Italia a Gorgonzola realizza abiti da sposa. Prima fu una delle arti del Maestro Angelo Bolzoni, indimenticato “sarto dei Vip” degli anni Sessanta e Settanta. Dal 1994, data della sua scomparsa, il testimone è passato alle figlie, le stiliste Patrizia e Maria Grazia Bolzoni. L’atelier a Gorgonzola, un laboratorio in Lombardia e due al Sud, passerelle nazionali e internazionali, continui riconoscimenti. L’ultimo proprio l’altro giorno: l’atelier del fiore d’arancio ‘Made in Italy’ ha conquistato per la settima volta consecutiva il prestigioso Wedding Awards.

"È stato un anno a dire poco delirante – così Patrizia Bolzoni – di rincorsa continua. La scorsa primavera gli annullamenti a raffica. Le chiusure. Poi le corse per estate e autunno. Ora molti che stanno tornando, e che si aggiungono a quelli che nel frattempo hanno prenotato". Ma oltre che fra le spose, la gimkana è fra i decreti: "Con la zona rossa abbiamo dovuto chiudere per la terza volta. I laboratori continuano a operare. E come sempre, correremo sottodata". Chi si è sposato, e chi no. "Sì. Direi che questa situazione ha ‘portato allo scoperto’ un dato. Chi tiene al matrimonio in sé, come valore, si sposa. Con le mascherine, senza festa, sportivamente, e costi quello che costi. Ma non sono tanti quelli disposti a rinunciare: piuttosto, appunto, si rinvia". Non si rinuncia nemmeno a delle “ritualità”: "La data scelta perché la stessa dei genitori, o perché anniversario del primo appuntamento. A volte persino sconcertante". La scoperta del "winter wedding": "Ne abbiamo seguiti diversi. È stata anche una bella occasione professionale. I matrimoni hanno avuto un che di suggestivo, donato dall’atmosfera invernale, dalla magia natalizia. Noi abbiamo fatto ricerca e ci siamo sbizzarrite con tessuti damascati, broccato, meravigliosi tessuti di seta. Abbiamo creato una collezione ‘ad hoc’".

Come si preannuncia la prossima primavera-estate? "Le date ci sono, penso che in qualche modo ormai la situazione sia stata assimilata. Forse perché si è capito che la faccenda non sarà così breve, ci si ‘assoggetta’ maggiormente. Anche alla mascherina, che le prime spose dell’anno del Covid nemmeno volevano vedere". Le disegnate voi? "Certamente, abbinate all’abito. E in alcuni casi realizzate come accessorio ‘di coppia’, soprattutto per gli invitati".

Monica Autunno