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Toquinho inaugura il Wall of Fame del Blue Note

Il chitarrista e cantante brasiliano, dopo aver duettato con Ornella Vanoni, ha impresso i palmi delle mani su una lastra di cemento

Toquinho 'firma' il Wall of Fame del Blue Note (foto Twitter)

Milano, 25 marzo 2018 - Il Blue Note di Milano ha concluso ufficialmente ieri sera le celebrazioni per i suoi quindici anni di attività, con un omaggio perpetuo agli artisti più prestigiosi che calcheranno il suo palcoscenico. Il primo a ricevere l'onore è stato Toquinho, il chitarrista e cantante brasiliano che, prima del doppio concerto sold out di ieri e personale debutto nel club milanese, ha impresso i palmi delle sue mani su una lastra di cemento.

È il tassello iniziale di quello che è stato definito il Wall of Fame, tributo "hollywoodiano" alla storia del jazz e della canzone che è passata e passerà da via Borsieri. Il muro celebrativo, che già da ieri reca la targa con le impronte di Toquinho, è posto sulle pareti esterne del club nel quartiere Isola dove, dal 19 marzo 2003 a oggi, sono transitate autentiche leggende come McCoy Tyner e Ahmad Jamal, e ancora Billy Cobham, Wynton Marsalis, Chick Corea, Brad Mehldau e Paolo Fresu, che ha preso parte a #Celebrate15, oltre a grandi della canzone italiana come Pino Daniele, Gino Paoli e Ornella Vanoni. Quest'ultima è stata ospite a sorpresa dell'inaugurazione del Wall of Fame, officiata dal direttore artistico Nick the Nightfly: nel 1976 la cantante aveva realizzato con Toquinho e Vinicius de Moraes il disco 'La voglia la pazzia l'incoscienza l'allegria'. Durante il concerto la cantante ha ripreso in duetto con Toquinho proprio una di quelle tracce, salendo sul palco per 'La voglia la pazzia'.

Ed è in onore dell'impegno profuso nel diffondere la musica brasiliana in Italia, dove sbarcò per la prima volta esattamente 50 anni fa, che Toquinho è stato premiato ieri sera con il Blue Note Award. Il riconoscimento alla carriera è stato ripristinato nel corso dell'anniversario #Celebrate15, andando anche a Jean-Paul 'Bluey' Maunick, leader e fondatore degli Incognito nonché presenza fissa del Blue Note di Milano.