BRUNO
Cronaca

Titoli tech. L’opportunità per Piazza Affari

Milano si candida a diventare sede di un listino tecnologico europeo, puntando a attrarre imprese globali in cerca di una borsa occidentale meno affollata ma con ottime opportunità di crescita. Il progetto potrebbe nascere da Piazza Affari in rappresentanza di Euronext, con il sostegno di altre importanti borse europee.

Villois

Milano capitale mondiale indiscussa del design e arredo, una della quattro principali sedi della moda e del lusso, che ha saputo costruirsi un’identità attrattiva che si allarga al prestigio degli atenei, sta continuando a perseguire nuovi obiettivi che ne avvalorino l’indiscussa ascesa. Uno di questi obiettivi, attraverso la politica e l’intero sistema finanziario, che in gran maggioranza ha sede a Milano, dovrebbe lanciare il progetto di dare corso alla nascita di un listino tecnologico europeo, in modo da attrarre quell’ampio numero di imprese, di varie aree del globo, che desiderano quotarsi in una borsa occidentale, non affollata come lo è la newyorchese Nasdaq ma con ottime opportunità di crescita. Oriente, India, Sud America sono aree geografiche dove nascono imprese tecnologiche continuamente, grazie a complesse variabili legate anche alle materie prime estratte dal suolo. Eurolandia, ma anche Londra quando nacque il listino tecnologico

americano, che risale agli anni ’70 ed è l’unico concepito fin da allora come Borsa esclusivamente elettronica, non intuirono il potenziale dell’accelerazione delle tecnologie. La bolla finanziaria dei tecnologici ebbe in molte aziende europee una protagonista del crac. Da allora il Nasdaq, in continua ascesa, ha raggiunto vette di quotazioni impensabili. L’obiettivo è creare un Nasdaq europeo, con Milano che si candida - grazie ai suoi indubbi meriti non solo attrattivi ma di continua modernizzazione e quale ospitante dei molti headquarter per l’Europa meridionale di imprese tecnologiche dell’intero globo e facente parte, con un buon posizionamento, del network europeo Euronext - come una delle principali sette sedi continentali. Il progetto dovrebbe nascere proprio da Piazza Affari in rappresentanza di Euronext e potrebbe trovare il consenso dell’altro network europeo che ha nelle borse di Londra, Francoforte e Madrid i suoi capisaldi.