Terremoto Turchia Siria, il Gruppo San Donato invia ambulanze, medicine e dottori

Il convoglio è arrivato a Beirut a bordo di aerei militari e proseguirà poi per le zone più colpite della Siria

La partenza dall'aeroporto di Pisa degli aiuti del Gruppo San Donato per la Siria

La partenza dall'aeroporto di Pisa degli aiuti del Gruppo San Donato per la Siria

Milano, 11 febbraio 2023 - Sono da poco atterrati a Beirut gli aiuti umanitari che il Gruppo San Donato ha inviato in Siria per l'emergenza post-terremoto: 50mila pezzi circa, tra medicinali, dispositivi medici, vestiario, incluse 4 ambulanze, e una prima équipe di medici che aiuteranno i colleghi siriani nelle zone più colpite dal sisma che ha colpito, oltre alla Turchia, il Paese confinante già devastato da 12 anni di guerra.

Un'operazione che il San Donato, big player della sanità privata convenzionata col servizio pubblico cui appartiene anche l'ospedale San Raffaele, ha realizzato in collaborazione col Governo: i ministri degli Esteri Antonio Tajani e della Difesa Guido Crosetto hanno assicurato il supporto logistico e gli aerei dell'Aeronautica militare decollati questa mattina dall'aeroporto militare di Pisa per trasportare uomini, donne e materiali che dal Libano partiranno in un convoglio scortato dalla Mezzaluna Rossa, diretti alla capitale siriana Damasco e da lì poi alla città costiera di Latakia.

L'équipe è composta dal cardiochirurgo Youssef Tammam del Policlinico San Donato, dai chirurghi ortopedici Lorenzo Mosca e Denis Andrade e dalla chirurga maxillo-facciale Camilla Baserga dell’Irccs Galeazzi-Sant’Ambrogio: una squadra in avanscoperta, che oltre a curare i feriti verificherà il tipo di assistenza necessaria e sarà poi raggiunta, spiegano dal Gruppo San Donato, da altri specialisti scelti in base alle esigenze che indicherà la Mezzaluna rossa. 

"Sentiamo il dovere di dare il nostro contributo. L’operazione è stata possibile grazie alla collaborazione con la Farnesina e il Ministero della Difesa. Siamo un grande gruppo al servizio di un grande Paese - ha spiegato Kamel Ghribi, vicepresidente del GSD, che stamattina è andato all'aeroporto di Pisa ad accompagnare la partenza della missione insieme al segretario generale del Ministero degli Esteri, l'ambasciatore Ettore Francesco Sequi - Il dramma che ha colpito le popolazioni di Turchia e Siria ha suscitato dolore ed emozione a livello mondiale e noi, come principale operatore privato della sanità di un grande Paese come l’Italia, abbiamo sentito il dovere di intervenire. Siamo consapevoli che l’emergenza è tale per cui nessuno da solo può riuscire a fare la differenza, e proprio per questo serve il contributo del più alto numero possibile di soggetti pubblici e privati. Le modalità attraverso cui si è sviluppata la collaborazione con il Governo ci confermano che la partnership pubblico-privato è la strada più efficace per realizzare obiettivi di interesse generale"

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