Tentò estorsione da due milioni Condannato a 3 anni e 10 mesi

Condannato a 3 anni e 10 mesi di reclusione Ivan Turola, ritenuto dagli inquirenti persona "particolarmente inserita nel mondo politico-affaristico". Era a processo con altri imputati, tutti condannati ieri per una tentata estorsione da oltre 2 milioni di euro ad un imprenditore. Una vicenda che aveva portato anche all’arresto di Vittorio Boiocchi, lo storico capo della curva nord interista poi ucciso la sera del 29 ottobre scorso, a Milano, con due colpi di pistola.

Lo ha deciso il gup Anna Calabi nel processo con rito abbreviato a seguito dell’inchiesta della Squadra mobile coordinata dal pm Carlo Scalas. Secondo le indagini, Turola, 42 anni e con un "raggio d’azione" esteso "sino a Palermo", avrebbe assoldato il capo ultrà e l’amico Paolo Cambedda, ma anche altri due, Gerardo Toto e Ezio Carnago (finiti in carcere con Turola lo scorso giugno), per ottenere con intimidazioni 2 milioni dall’imprenditore Enzo Costa.

Boiocchi era stato arrestato in flagranza a marzo su un’auto rubata con dentro una pistola, una pettorina finta con la scritta Guardia di Finanza, un taser, un coltello e due manette. Materiale per un blitz contro l’imprenditore, interrotto dalla polizia. Negli atti dell’indagine era comparsa anche un’intercettazione in cui lo storico ultrà nerazzurro Boiocchi diceva di riuscire a ricavare "80mila euro tra parcheggi e altre cose".

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