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Sciopero telecomunicazioni, lavoratori in corteo a Milano/ FOTO

La manifestazione è nata per chiedere il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, ma anche per contrastare l'inserimento del controllo a distanza previsto dal Jobs Act

Manifestazione lavoratori del settore telecomunicazioni

Milano, 1 febbraio 2017 - Sciopero dei lavoratori del settore telecomunicazioni indetto dai sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom. In contemporanea all'astensione dai turni di lavoro, un corteo è partito da piazza Castello a Milano con direzione sede della Rai in corso Sempione. La manifestazione è nata per chiedere il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, scaduto da 25 mesi, ma anche per contrastare l'inserimento del controllo a distanza previsto dal Jobs Act. Preoccupa infine la possibilità di spacchettare il settore, col rischio per i lavoratori dei call center di avere ancora maggiori difficoltà.  

"L'Ugl Telecomunicazioni oggi è in piazza con lavoratrici e lavoratori del comparto per chiedere il rinnovo del contratto nazionale di categoria, scaduto ormai dal 2014", dichiara in una nota il responsabile dell'Ugl Telecomunicazioni, Stefano Conti, spiegando che "le trattative sono ferme a causa delle posizioni distanti della controparte datoriale sulle rivendicazioni salariali e sulle tutele normative, ed in particolare per la volonta' di Asstel di inserire nel testo le nuove norme penalizzanti del Jobs Act, contro le quali la nostra posizione resta di totale contrarieta'".

Come evidenzia il vice responsabile della Federazione, Antonio Vitti, "con manifestazioni nelle principali città italiane - prosegue la nota- sono in piazza i lavoratori delle più grandi aziende di settore, a partire dai dipendenti Tim che contestano anche la disdetta da parte aziendale del contratto di secondo livello e le posizioni unilaterali assunte dai vertici dopo l'incontro a Roma con i sindacati ed il coordinamento nazionale delle rsu, relative a: riduzione di ferie, permessi retribuiti ex festività, mancato pagamento ai tecnici delle indennita' di mancato rientro, riduzione delle indennita' di trasferta, orari di lavoro, reperibilità".