
Torna «Teatro in classe», 10 giorni di spettacoli con i lavori realizzati dai ragazzi (dalle elementari alle superiori)
Attori e autori dai 6 ai 19 anni. In scena mettono amore, amicizia, fragilità, paure, diversità. A Pioltello torna "Teatro in classe", 10 giorni di spettacoli in sala consiliare con lavori realizzati per intero dai ragazzi, dalle elementari alle superiori. "Una rassegna unica in Italia e una delle poche che sopravvivono in Lombardia", dice Jessica D’Adamo, assessora all’Istruzione. E quest’anno il cartellone più famoso della città compie 35 anni. Edizione speciale al via il 13 maggio. "Tanti genitori che oggi vengono ad applaudire i figli sono stati protagonisti sullo stesso palco", ricorda l’assessora. Il progetto è una colonna del “diritto allo studio” e racconta l’attenzione per gli alunni al di là del profitto. È una mano tesa verso il loro mondo interiore, i loro problemi, i loro sogni. Un esercizio di creatività e fantasia, ma anche un modo per raccontarsi. Ad aprire la rassegna martedì prossimo alle 20.30 sarà lo spettacolo "Le Tre Sorelle" della Compagnia "Ex Makia" per la regia di Mario D’Avino. Il programma si concluderà il 23 maggio con "La valigia dei sogni" a cura delle classi seconde e terze medie dell’Istituto Iqbal Masih. "Un evento straordinario, proprio come la nostra rassegna, longeva, bella e coinvolgente - aggiunge D’Adamo -. Era la fine degli anni ‘80 quando il mio predecessore, Franco Marras, dopo tanto duro lavoro apriva per la prima volta le porte della sala consiliare alle famiglie e ai piccoli pioltellesi, avviando un progetto che ha lasciato il segno.
Il teatro è crescita: stimola la creatività, la fiducia in se stessi e aiuta l’inclusione". Su queste basi il progetto ha attraversato indenne i decenni, "il palco trasforma la classe in una comunità, che lavora per andare in scena, spogliandosi dei propri panni e indossando quelli di altri". Direttore artistico, Antonio Basilisco, l’anno scorso ha raccolto il testimone da Maurizio Barbarello, storico volto dell’iniziativa. L’ingresso è riservato alle famiglie. Barbara Calderola