"Fiumi di parole tra noi prima o poi ci portano via" canterebbero i Jalisse vedendo la tenzone di cui sono protagonisti, l'un contro l'altro armati come direbbe Omero, Selvaggia Lucarelli da una parte e Marco Granelli dall'altra. L'una opinionista e giornalista, l'altro assessore alla Sicurezza del Comune di Milano. Tutto nasce dall'episodio del tassista che ha insultato i turisti a Milano perché volevano pagare con il Pos. Il commento, naturalmente via social network, dell'assessore Marco Granelli alla vicenda non è piaciuto all'opinionista. "Quello che è accaduto ieri a due turisti australiani non rappresenta Milano e la sua capacità di accogliere visitatori e visitatrici da ogni parte del mondo. Meno che mai rappresenta la categoria dei tassisti. E ringrazio la Polizia locale per il positivo contributo in questa brutta vicenda. L'episodio di via Carlo Tenca, nei pressi di un albergo, ripreso dal telefonino di un cittadino, è stato confermato ai nostri agenti: dopo aver chiesto di pagare tramite Pos il costo della corsa, due turisti hanno ricevuto il diniego del tassista e ne è nata una discussione, durante la quale alcuni souvenir che si trovavano nel bagagliaio dell’auto sono caduti a terra danneggiandosi - scrive Granelli all'indomani della vicenda -.L’allontanamento del tassista non ha impedito all’Unità "Freccia 1" del Reparto Radio Mobile della polizia locale, la squadra adibita al controllo del trasporto pubblico locale, di individuarlo e rintracciarlo, dopo aver ricevuto la segnalazione dal Radio Taxi a cui i turisti si erano a loro volta indirizzati per denunciare l’accaduto. Il tassista si è reso disponibile a risarcire il danno, ma procederemo a trasmettere il fascicolo alla Commissione Tecnica Disciplinare, per l’apertura del procedimento disciplinare.
Selvaggia Lucarelli ha atteso un paio di giorni e poi ecco le stories su Instagram nelle quali affonda il coltello pubblicando il post di Granelli e commentando: "E questo è il Pd... Capito come la lobby dei tassisti lo tiene per le palle?". La replica dell'assessore non si è fatta attendere. "Mi spiace per il malinteso, ma lo dico con chiarezza a Selvaggia Lucarelli e a tutti - scrive ancora Granelli -: non stiamo proteggendo una lobby. In meno di 48 ore dall’episodio abbiamo fatto intervenire la Polizia locale, individuato e convocato il tassista negli uffici della polizia locale e aperto un procedimento disciplinare a suo carico, dove rischia la sospensione. Forse c’è chi preferisce i comunicati di condanna, le gogne mediatiche, lo scaricabarile. A noi no. Noi siamo per agire, subito e in modo concreto, colpendo chi sbaglia, non un’intera categoria. Piaccia o non piaccia, siamo per i fatti. Le parole le lasciamo ad altri. E alla faccia di chi è sotto scacco della categoria (preferisco non usare le parole della signora), per la prima volta, dopo 60 anni, grazie a noi e alla Polizia locale sono state revocate 2 licenze per 2 taxisti che avevano manomesso il tassametro" è la risposta. A cui ne è seguita un'altra, di nuovo da parte di Granelli: "Taxi, lobby e politica. La Lucarelli accusa me e il PD di essere succubi alla lobby dei taxi. Il taxi è, e deve essere, trasporto pubblico, a servizio dei cittadini, e il Comune crede che debba essere sempre più efficiente e di qualità, per il bene della città. E le innovazioni come il Pos, che aiutano a facilitarne l'utilizzo per i cittadini, sono necessarie, per i cittadini, ma anche in lungimiranza per la stessa categoria taxi. Nel bacino di Milano le regole sui taxi per legge sono competenza di Regione. Nel maggio 2017 scrivevo come assessore di Milano a assessore regionale Forte (FI) chiedendo obbligo Pos sui taxi. Poi nel 2019 scrissi 2 volte a nuovo assessore regionale Terzi (Lega) con proposte per cambiare regole e potenziare taxi. Risposte: silenzio. Chi sarebbe ostaggio della lobby? In questi due mesi la commissione disciplinare valuterà 10 casi di rifiuto pagamento Pos in taxi. A Milano si controlla. Nei primi 5 mesi del 2022 la polizia locale di Milano ha sanzionato 35 abusivi e 29 tassisti che non rispettavano prescrizioni. I cittadini possono scrivere a mta.disciplinaretaxi@comune.milano.it . La maggior parte dei tassisti è gente seria e che lavora sodo per la città; facciamo chiarezza con chi non rispetta le regole".