
L'Università Statale
Milano, 5 maggio 2016 - Tagliate le tasse all’Università degli Studi. Per 3-4mila studenti in più sarà possibile pagare il contributo minimo. E per tutti, la prima rata viene ridotta del 30% e 49 euro spariscono dall’importo da versare. Via anche i contributi richiesti per la laurea a chi si sta per laureare in corso e quelli dovuto dagli studenti detenuti, secondo un accordo con il Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria. Il Consiglio di amministrazione dell’ateneo di via Festa del Perdono, nell’ultima seduta, ha dato il via libera a una riforma storica delle tasse.
Primo passo: la riduzione della prima rata, portata da 693 a 500 euro (144 euro tolti dal contributo universitario che ora scende a 134 euro e 49 euro levati dal rimborso spese che ora è di 26). una manovra che riguarda tutti i 60mila e passa studenti della Statale. Secondo step: sulla seconda rata è stato alzato da 14mila a 23mila euro il limite dell’attestazione Isee (l’indicatore della situazione economica dello studente) sotto il quale si ha diritto a pagare il contributo minimo: da 0 a 104 euro. Significa che almeno 3-4mila studenti potranno usufruire della riduzione più importante sulla seconda tranche delle tasse.
I 144 euro tolti inizialmente dal contributo per la prima rata, inoltre, saranno spostati e inseriti in modo proporzionale sulla seconda rata. Per le fasce più basse, solo pochi euro. Anche i limiti delle altre fasce di reddito valide per ottenere una riduzione della seconda rata sono stati innalzati. Sempre di più gli studenti beneficiari. Ma non è finita qui, visto che per i laureandi che conseguono il titolo in corso scatta l’esenzione dalla tassa di laurea (100 euro). Studiare nei tempi richiesti conviene. Infine, ed è una novità per le università milanesi, gli studenti detenuti non pagheranno alcuna tassa per studiare (solo 166 euro per la tassa regionale e l’imposta di bollo). Un percorso sul quale la Statale si è affacciata più recentemente di altre realtà (Bicocca e Bocconi per esempio) ma sulla quale sta puntando sempre più forte.
Nella linea di agevolare le persone che stanno seguendo un percorso per reintrodursi nella società, alla conclusione delle misure detentive. "Un importante servizio sociale che svolge l’università", afferma Giacomo D’Alfonso, rappresentante degli studenti nel Consiglio di amministrazione della Statale per la lista Unisì (Uniti a Sinistra), che, sulle altre agevolazioni appena stabilite esprime «la soddisfazione di tutti gli studenti. L’ateneo sta mostrando una nuova apertura. Si poteva fare qualcosina di più ma questo cambio di marcia va nella direzione auspicata e Ora puntiamo a nuovi risultati. A maggio si discuterà delle borse di studio".