
"Vittima dell’odio politico", si legge sul cartello svelato ieri che indica la nuova intitolazione dell’ex piazzale della Stazione: è ora...
"Vittima dell’odio politico", si legge sul cartello svelato ieri che indica la nuova intitolazione dell’ex piazzale della Stazione: è ora "Piazzale Sergio Ramelli", "militante del Fronte della Gioventù – ha raccontato il sindaco Giuseppe Morandi –, morto il 29 aprile del 1975 dopo l’aggressione di esponenti della sinistra extraparlamentare legati ad Avanguardia Operaia. Nel giorno dell’anniversario di questa pagina buia oggi – ieri, ndr – c’era tanto sole e c’erano il presidente del Senato Ignazio La Russa, i parlamentari di Fratelli d’Italia Paola Frassinetti, Riccardo De Corato, Fabio Raimondo, Grazia Di Maggio, Marco Osnato. E ancora Marco Alparone, vicepresidente della Regione Lombardia, il vicepresidente provinciale Fdi Pino Pozzoli, i consiglieri regionali Marco Bestetti e Chiara Valcepina".
Il presidente del Senato La Russa ha ricordato "una giovane vita spezzata in un’epoca segnata da laceranti contrapposizioni ideologiche. Ricordare Sergio non è solo un atto di memoria, ma un impegno civile affinché il sacrificio di chi ha perso la vita in quegli anni non venga dimenticato e simili orrori non si ripetano più. A prescindere dal colore politico, rigettiamo con fermezza ogni forma di odio e violenza". L’intitolazione ha diviso la città: chi ha appoggiato la scelta e chi l’ha ritenuta "troppo divisiva - concordano le opposizioni, tra liste civiche, Pd e M5S, e i cittadini che hanno commentato sui social -. Una scelta miope e inappropriata, si poteva dedicare il piazzale a tutte le vittime e non a una figura sola. A questo si aggiunge l’enfasi del Comune e l’insistenza sui social nel riproporre l’iniziativa, contrariamente a quella del 25 aprile a cui è stato dedicato solo un accenno: un chiaro segnale". Francesca Grillo