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"Niente gay nel mio studio": l'avvocato Taormina condannato per discriminazione

Durante una trasmissione radiofonica l'avvocato Taormina aveva sostenuto di non volere gay nel proprio studio, definendoli "contro natura"

L’avvocato Carlo Taormina (Foto Newpress)

Milano, 6 agosto 2014 - Condannato per discriminazione l'avvocato Carlo Taormina a causa delle sue affermazioni contro gli omosessuali pronunciate lo scorso 16 ottobre durante la trasmissione radiofonica 'La zanzara'. La sentenza è stata emessa dal giudice del lavoro di Bergamo Monica Bertoncini che, inoltre, ha ordinato a Taormina "a titolo di risarcimento del danno" il pagamento di 10mila euro a favore dell' associazione Avvocatura per i diritti Lgbt-Rete Lenford, che aveva presentato il ricorso. Intervistato nel corso di una puntata della trasmissione, Taormina aveva sostenuto di non volere gay nel proprio studio, definendoli "contro natura". Nell'ordinanza il giudice ha dichiarato "il carattere discriminatorio del comportamento tenuto da Carlo Taormina per aver piu' volte affermato nel corso dell'intervista radiofonica di non voler assumere nel proprio studio persone omosessuali".

Oltre al pagamento del risarcimento danni da 10mila euro e delle spese processuali, il giudice ha ordinato quindi all'avvocato "la pubblicazione, a sue spese, di un estratto del provvedimento in formato idoneo a garantirne adeguata pubblicita'". L'associazione Avvocatura per i diritti Lgbti-Rete Lenford, assistita dai legali milanesi Grazia Sangalli e Alberto Guariso, nel ricorso aveva denunciato la "sussistenza di una discriminazione diretta sulla base dell'orientamento sessuale" in materia di occupazione vietata dall'articolo 2 del decreto legislativo 216/2003, dal momento che Taormina "in qualita' di avvocato e titolare di uno studio legale in Roma, afferma senza nessuna remora che eventuali candidati omosessuali vengono o verrebbero da lui respinti, in ragione del loro orientamento sessuale".