DIMARIANNA VAZZANA
Cronaca

"Tanti ragazzi, pochi educatori Tre comunità fuori servizio"

La presidente del Tribunale dei Minori: raggiunto il massimo della capienza. E il Comune ha in carico 1200 i minori stranieri non accompagnati. "Sistema saturo"

di Marianna Vazzana

"Aumenta il numero dei minori stranieri non accompagnati da inserire in comunità ma mancano le risorse e in particolare gli educatori. Al punto che alcune comunità, tre a Milano, hanno sospeso il servizio per difficoltà gestionali". Lo sottolinea Maria Carla Gatto, presidente del Tribunale per i minorenni di Milano. E il Comune alza le mani. "Abbiamo in carico 1.200 minori stranieri non accompagnati. Le comunità scoppiano", lanciano l’allarme da Palazzo Marino. I riflettori si riaccendono sul tema dopo il “caso Bilal“, il baby-rapinatore seriale che dice di essere arrivato dal Marocco, fermato 7 volte da agosto e arrestato ieri notte dopo l’ennesimo colpo. Manette scattate perché da un esame osseo più approfondito è emerso che il ragazzino abbia 14 anni e non 12, come rilevato in un primo momento. Questione sostanziale, perché prima, data la non imputabilità dovuta all’età, veniva mandato in comunità da cui puntualmente riusciva a fuggire.

Dottoressa Gatto, perché casi come quello di Bilal non si riescono a gestire in comunità? Che cosa non funziona nel sistema?

"Occorrerebbe individuare per ciascun minore un percorso individualizzato, in base alle sue esigenze. Il problema è che i numeri dei ragazzi da seguire e le risorse umane a disposizione non consentono di assicurare l’attenzione e la guida di cui i minori problematici avrebbero bisogno".

Quali sono i problemi, nel dettaglio?

"Le comunità sono al massimo della capienza. Al momento non è possibile eseguire misure penali di collocamento in comunità perché non ci sono posti. Inoltre sono aumentate le situazioni critiche all’interno delle comunità a seguito dell’incremento del numero di minori stranieri non accompagnati la cui stabilità è compromessa da un trauma migratorio e spesso dagli effetti della vita da strada, che si aggiungono a molti casi di disagio psichico aggravato dall’utilizzo di droga e alcol".

Quanti sono i minori stranieri seguiti dai Servizi della giustizia penale?

"In Lombardia sono 892 (dall’inizio dell’anno fino allo scorso 15 settembre) mentre nel 2021 erano 688. Di questi, i non accompagnati, quindi soli, senza neppure un genitore, sono 79. Lo scorso anno erano 49".

La situazione di emergenza è segnalata anche dall’assessorato al Welfare del Comune. "Al momento sono 1.200 i minori stranieri non accompagnati in carico al Comune, a fronte di 400 posti Sai (Sistema di accoglienza e integrazione finanziato dal Ministero dell’Interno, ndr), di conseguenza i ragazzi devono essere inseriti nelle comunità convenzionate con il Comune. Anche fuori città, perché il sistema è saturo". La richiesta del Comune è quella di "impostare un meccanismo di redistribuzione sul territorio nazionale dei minori stranieri non accompagnati, come avviene per gli adulti che necessitano di accoglienza. Attualmente, la legge prevede che il Comune si faccia carico dei minori che si trovano nel suo territorio".