
di Annamaria Lazzari
Addio a file interminabili nei centri per l’impiego. Con la nuova App, MyAfolmet, già disponibile su piattaforma Android e su pc (fra qualche giorno sugli Iphone) sarà possibile accedere con un clic a certificati e servizi di formazione e lavoro di Afol Metropolitana. È la prima applicazione di questo tipo in Lombardia, con due vantaggi: "Rendere l’accesso ai servizi più diretto per i cittadini e liberare gli operatori da attività informatizzabili" sintetizza Maurizio Del Conte, presidente di Afol Metropolitana che gestisce sette centri per l’impiego di Milano e altri Comuni, per conto di Città Metropolitana.
"Grazie a MyAfolmet ci saranno almeno 30mila casi in meno in coda agli sportelli dei centri per l’impiego in un anno" ha aggiunto Tommaso Di Rino, direttore generale dell’agenzia.
Sul telefonino è possibile ottenere il certificato “c2 storico”, lo stato occupazionale, presentare la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, fondamentale per ottenere la disoccupazione. È possibile candidarsi anche a offerte di lavoro e tirocinio. Dall’incontro è emerso che nei primi due mesi dell’anno l’agenzia ha preso contatto con 206 aziende per conoscerne i fabbisogni professionali.
"Abbiamo settori paralizzati e altri che hanno avuto uno shock positivo dalla pandemia con incremento di domanda a cui il mercato stenta a dare risposta, come sanità, informatica, logistica, servizi di consegna a domicilio. C’è un giacimento occupazionale non sfruttato su cui bisogna intervenire. Per questo abbiamo messo insieme due linee di servizio, l’incrocio di domanda offerta e la formazione. Sarà anche creato un hub lavoro, un open space al centro di Milano che sarà centrato sull’assistenza personalizzata per chi cerca lavoro" ha detto Pietro Ichino, consigliere di Afol e docente alla Statale.
Una sfida, quella dell’allineamento fra domanda e offerta, anche per il futuro, secondo Del Conte: "Il mercato del lavoro post pandemia sarà di transizione. Ci saranno persone che dovranno cambiare lavoro e noi dobbiamo accompagnarle nel percorso di riqualificazione delle competenze ".
C’è anche il progetto “Masp”, di cui il comune di Milano è capofila con altri partner, che valorizza le “soft skills” apprese con la maternità come bagaglio spendibile nel mercato del lavoro: "L’essere genitori è un valore aggiunto per le persone e la società, non un ostacolo" promette l’assessore comunale alle Politiche per il Lavoro, Cristina Tajani. Speriamo che alle parole seguano i fatti. Perché la pandemia non fa sconti a nessuno.