REDAZIONE MILANO

Tagli in busta paga, sciopero e proteste alla Gls

Lavoratori in protesta, ieri mattina, alla Gls di Sesto Ulteriano. La mobilitazione - uno sciopero con presidio davanti ai cancelli dell’azienda - era organizzata dal sindacato Sol Cobas, il cui fondatore Fabio Zerbini ha spiegato: "Nella busta paga di marzo e aprile, le giornate di ferie e malattie sono state trasformate in cassa integrazione, con un danno economico per i lavoratori. Inoltre, alcuni magazzinieri precari non sono stati riconfermati. Un altro fatto inaccettabile, tanto più che non siamo in presenza di un calo delle commesse. Anzi, in questo periodo si registra un picco di lavoro: i magazzini sono pieni e si lavora come sotto Natale".

Gls ha fatto sapere che "la vertenza riguarda questioni di carattere economico, supplementari al contratto nazionale di lavoro, tra un nostro fornitore e alcuni suoi dipendenti". Il presidio davanti ai cancelli dell’azienda è proseguito per alcune ore, finché non si è trovato un accordo con le società che hanno in capo i lavoratori-manifestanti. Il picchetto di ieri è il riflesso di una situazione più ampia, che in questo periodo vede le logistiche in fermento. Lo scorso 4 maggio un centinaio di lavoratori hanno occupato lo stabilimento della Fedex Tnt, a Peschiera Borromeo, alla notizia di possibili licenziamenti.

Alessandra Zanardi