Superbonus, costruttori fantasma e carte false: l’assalto dei disonesti

In regione nate dal nulla 7mila nuove imprese. Già 10mila cantieri per 1,8 miliardi. E frodi per mezzo miliardo

Dario Firsech vicepresidente lombardo di Ance

Dario Firsech vicepresidente lombardo di Ance

Milano, 20 gennaio 2022 - Imprese edili che nascono da un giorno all’altro, senza dipendenti. Carte false e foto modificate per far risultare un lavoro "a regola d’arte", dichiarazioni irregolari e trucchi per incassare i soldi.

Il sistema del superbonus ha innescato, come sempre avviene quando vengono messi sul tavolo soldi pubblici, una corsa per accaparrarsi le risorse e una giungla nell’edilizia. Solo in Lombardia, fra 2020 e 2021. sono state fondate circa settemila nuove imprese edili. Nella massa si nascondono ditte “fantasma“, aziende improvvisate per approfittare del boom del settore spinto dal sistema dei bonus.

"Le misure messe in campo dal Governo hanno avuto sicuramente effetti positivi sul nostro settore", premette Dario Firsech, vicepresidente lombardo di Ance, l’associazione dei costruttori edili.

"Nel mercato però si sono inseriti anche operatori che non rispettano le regole – prosegue – perché per aprire un’impresa edile basta una partita Iva e nell’ultimo periodo c’è stata un’esplosione. Questo porta con sé tutti i rischi legati a dumping salariale, truffe e raggiri nei confronti dei committenti, lavoro nero, infortuni". Firsech propone quindi di applicare ai cantieri privati, quando sono in gioco bonus con risorse della collettività, gli stessi paletti fissati per gli appalti pubblici. Estendere quindi l’obbligo dell’attestazione Soa, la certificazione richiesta alle ditte per la partecipazione a gare d’appalto per lavori pubblici. Per dare un’idea della posta in gioco, l’Agenzia delle Entrate a livello nazionale ha bloccato finora, per irregolarità di varia natura, quattro miliardi fra cessione del credito e sconto in fattura nell’ambito di tutti i bonus legati all’edilizia (superbonus, bonus facciate, bonus energetici, crediti locazioni non abitative). Circa mezzo miliardo, secondo le stime, solo in Lombardia. Cifre da capogiro che sono solo la punta dell’iceberg: il resto sfugge a controlli pur potenziati.

Grazie al decreto antifrode del novembre 2021, infatti, l’Agenzia può intervenire in maniera preventiva con il blocco del credito, evitando il perpetrarsi della truffa. Quindi le irregolarità riguardano principalmente il bonus facciate al 90%, che non prevedeva i passaggi autorizzativi propri del superbonus. Intanto le imprese edili fanno affari d’oro, i prezzi vanno alle stelle, muratori, artigiani e operai qualificati diventano merce rara sul mercato del lavoro. In Lombardia, secondo la stima di Ance, ci sono oltre 30mila posti di lavoro scoperti nell’edilizia. E il settore continua a crescere. L’anno scorso si sono registrati nella regione quasi 10mila interventi legati al superbonus su oltre 69mila a livello nazionale. Sul tavolo, in Lombardia, 1.820.781.638 euro di investimenti ammessi a detrazione, tra cui 1.335.465.511 euro di investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione. L’investimento medio in Lombardia per i condomini è di 622.568 euro, che scende a 110.100 euro per gli edifici unifamiliari. Un fiume di denaro, che ha scatenato anche gli appetiti dei disonesti.  

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