
Luca Pellizzer
di Giambattista Anastasio
La risposta è arrivata soltanto mercoledì, soltanto l’altro ieri, sebbene il problema sia stato posto già da mesi. Ed è stata negativa: il reparto e l’ambulatorio di Pediatria dell’Istituto Nazionale dei Tumori non potranno contare sull’arrivo di nuovi infermieri. Niente da fare per i piccoli pazienti che lo frequentano e per le loro famiglie. Così hanno comunicato dal Sitra, il servizio al quale compete organizzare e gestire il personale sanitario.
Eppure, organici alla mano, in Pediatria gli infermieri mancano. Ce ne dovrebbero essere 22 in servizio a tempo pieno: 16 in reparto e 6 in ambulatorio. Ma così non è. Quanto al reparto, gli infermieri messi sotto contratto dall’Istituto sono 13, uno dei quali assunto con un part-time al 66% che da settembre andrà in pensione. Quanto all’ambulatorio, gli infermieri con contratto part-time sono due, uno al 66% e l’altro al 50%. Da qui la richiesta avanzata da più parti in questi mesi: completare l’organico provvedendo all’assunzione di altri 4 infermieri a tempo pieno. Richiesta rimasta senza risposta fino a 48 ore fa, quando è arrivato il diniego.
Da qui l’amarezza e la preoccupazione di quanti lavorano nella Pediatria dell’Istituto Nazionale dei Tumori e delle famiglie dei piccoli pazienti. Vale la pena sottolineare quanto sia delicato e impegnativo il lavoro al quale deve far fronte un infermiere in ambulatorio. Spesso ci sono da gestire situazioni complesse: dall’assistenza a piccoli pazienti tracheostomizzati o sottoposti a polichemioterapie passando per l’esecuzione di prelievi venosi e medicamenti in degenti non collaboranti, senza dimenticare la gestione del post intervento in relazione a interventi chirurgici non ordinari.
Proprio per questo è necessario che le carenze di organico siano colmate. Proprio per questo nessuno, in reparto e in ambulatorio, ritiene percorribile la soluzione più battuta, quella che, a questo punto, sembrerebbe più ovvia: limitare le attività, rimodularle sulla base della disponibilità degli infermieri. Un dato di fatto testimonia la tenacia con la quale, nella Pediatria di via Venezian, si difende la qualità delle cure e il diritto dei bambini ad usufruirne pienamente: in reparto, oltre ai 13 già menzionati, ci sono altri 2 infermieri interamente stipendiati da privati, interamente stipendiati con i fondi raccolti dalle associazioni dei genitori dei pazienti. Mamme e papà che non si arrendono e tramite Luca Pellizzer, coordinatore del Comitato Genitori del Reparto di Pediatria dell’Istituto Nazionale dei Tumori, ora lanciano un appello: "Non è accettabile che questa situazione si prolunghi. Non è accettabile non garantire la giusta presenza di personale alle famiglie che ogni giorno portano in Istituto un figlio per un cancro pediatrico. E in un ambito così delicato non è ipotizzabile che si rallentino cure o terapie. Chiediamo alla Regione e a tutte le istituzioni di intervenire".
mail giambattista.anastasio@ilgiorno.net