STEFANO DATI
Cronaca

Cassano, nuova gestione. Il bar della stazione un’istituzione dal 1846

Il sindaco annuncia che riaprirà. Il locale ha vissuto la trasformazione della città. Da punto di riferimento per pendolari poi abbattuto per far spazio alla tangenziale.

Il sindaco annuncia che riaprirà. Il locale ha vissuto la trasformazione della città. Da punto di riferimento per pendolari poi abbattuto per far spazio alla tangenziale.

Il sindaco annuncia che riaprirà. Il locale ha vissuto la trasformazione della città. Da punto di riferimento per pendolari poi abbattuto per far spazio alla tangenziale.

Buone notizie, il sindaco Fabio Colombo ha dato l’annuncio dell’assegnazione, da parte di Rfi, a nuovo gestore del bar. Resta da capire quando il locale riaprirà. Dalla gloria al degrado, è lunga la storia del bar della stazione ferroviaria. Da sempre punto di riferimento per i pendolari, il bar in stazione ha attraversato quasi due secoli di storia, dall’apertura nel 1846 fino alla demolizione nel 2013. La trasformazione urbana spesso cancella tradizioni e pezzi di memoria collettiva.

Bruno Margutti, cassanese 68enne residente da sempre vicino alla ferrovia, non nasconde l’amarezza per il cambiamento. "Vedere una pista ciclabile al posto del vecchio bar mi fa piangere il cuore. La demolizione di quell’edificio ha cancellato una parte importante della mia infanzia". Racconta così ricordando il celebre Caffè della Stazione chiuso nel 2013 per far spazio alla pista ciclopedonale sopraelevata sulla tangenziale. "Ricordo bene quel vecchio bar - prosegue Margutti - era il cuore pulsante della stazione, animato dai pendolari. Negli anni ‘60 era poco più di un’osteria, il mio ricordo più vivo è quello dei bicchieri di vino bianco allineati sul bancone. I pendolari, appena arrivati in stazione, prima di riprendere la bicicletta per tornare a casa, si fermavano per il consueto rito del bianchino". Con i suoi 175 anni di attività, il Caffè della Stazione è stato testimone di un’epoca. Ha accompagnato generazioni di viaggiatori, trasformandosi da semplice osteria in un bar di tendenza, punto di ritrovo per giovani fino a notte inoltrata. "La costruzione della tangenziale e della pista ciclabile sopraelevata ha stravolto il volto della ferrovia, rendendo la stazione un luogo isolato". Il nuovo bar, costruito nel 2013, ha vissuto lunghi periodi di chiusura, fino alla rottura contrattuale tra Rfi e il gestore. La nuova struttura non è riuscita a ricreare l’atmosfera di un tempo, lasciando al suo posto aree abbandonate in attesa di una rinascita come punto di aggregazione per i pendolari.