Sub milanese morta in vacanza, i responsabili del diving center: "Tragica fatalità"

La donna avrebbe avuto un malore a Villasimius: era esperta, aveva all’attivo oltre 200 immersioni e un brevetto di alto livello

I soccorsi

I soccorsi

Un malore fatale dopo un’immersione nel mare incantevole della Sardegna. Non sarebbe però una sprovveduta con attrezzatura inadatta e scarsa preparazioni fisica ma una sub esperta, con oltre 200 missioni nelle acque profonde all’attivo, I.B., 54enne originaria di Desio ma residente da tempo a Milano - dove anche lavorava - che ha perso la vita mentre si trovava in vacanza a Villasimius. La donna aveva raggiunto l’isola qualche giorno prima con il marito pensionato. Martedì mattina aveva deciso di praticare la disciplina subacquea unendosi a un gruppo di sub per un’immersione con le bombole vicino all’isola dei Cavoli dove si possono avvistare splendidi fondali. Appena riemersa dalle acque e raggiunto il gommone di appoggio la turista però si sarebbe sentita male ed è poi deceduta per motivi che verranno accertati durante l’autopsia.

«Il magistrato ci ha chiesto il massimo riserbo, non possiamo dire nulla" è il commento striminzito della responsabile del centro Alike Diving di Costa Rei, nel sud-est della Sardegna, che ha organizzato l’escursione sfortunata. I soccorsi sono stati celeri: la donna è stata trasportata al porticciolo dove sono state messe in atto le pratiche per rianimarla. "Abbiamo visto che è stata praticata immediatamente la rianimazione cardiopolmonare ed è arrivato poco dopo l’elisoccorso ma purtroppo nonostante gli sforzi dei soccorritori del 118 non ce l’ha fatta. È stata una tragica fatalità" fa sapere il responsabile di un centro diving di Villasimius. Sul posto è arrivata anche la Guardia Costiera. La salma è stata poi trasportata all’istituto di medicina legale del Policlinico di Monserrato perché la Procura di Cagliari ha disposto l’autopsia che si svolgerà oggi, con la speranza che chiarisca il mistero della morte. Difficile al momento pensare a una qualche forma di "leggerezza": la donna aveva il brevetto Master per le immersioni che è il primo livello dei professionisti e da anni praticava l’attività subacquea. "Non entro in merito a questa vicenda ma ci tengo a precisare che la subacquea è uno sport sicuro se si rispettano le regole previste dalle agenzie didattiche che rilasciano i brevetti ai sub secondo programmi che sono in linea con le certificazioni Iso. La casistica di incidenti in acqua, in proporzione ai praticanti, è inferiore agli episodi che accadono sui campi da calcio. Gli incidenti si verificano se il sub non rispetta le norme, facendo cose sbagliate, oppure se ha un malore fisico che però sarebbe potuto capitare in qualunque altro momento, anche andando in bicicletta o stando sul divano di casa" commenta Stefano Torti, responsabile dell’agenzia didattica subacquea Nadd e titolare del Centro Subacqueo Milanese.

 

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