MASSIMILIANO MINGOIA; NICOLA PALMA
Cronaca

Su e giù da un Palco (reale). Vigilia agitata alla Scala:. Sala, Segre e La Russa insieme per il Don Carlo

Sipario sullo spettacolo verdiano diretto dal maestro Chailly e allestito dal regista Pasqual. In platea anche Pedro Almodovar, Ornella Vanoni e Patti Smith. Diretta su Rai Uno alle 18.

Su e giù da un Palco (reale). Vigilia agitata alla Scala:. Sala, Segre e La Russa insieme per il Don Carlo

Su e giù da un Palco (reale). Vigilia agitata alla Scala:. Sala, Segre e La Russa insieme per il Don Carlo

di Massimiliano Mingoia e Nicola Palma

MILANO

In pochi si aspettavano che la riflessione sullo spettacolo del potere sarebbe cominciata senza preavviso il giorno prima del Don Carlo, alimentata da chi il potere (o quantomeno le istituzioni) lo rappresenterà stasera nella serata tradizionalmente più importante dell’anno per Milano e il suo teatro. A mettere pepe (forse un po’ troppo) sul piatto scaligero già ricco per definizione ci ha pensato un mercoledì di tensioni striscianti e paventati strappi al protocollo scaligero, che ha portato per ore il sindaco Giuseppe Sala e il presidente del Senato Ignazio La Russa a inseguirsi su e giù da un palco (Reale), entrambi desiderosi di avere accanto a sé Liliana Segre, melomane doc con posto fisso a Sant’Ambrogio nella fila M della platea.

Alla fine, a chiusura di una giornata di polemiche (che i due hanno però negato a più riprese di voler alimentare), presunti fraintendimenti in bilico tra cerimoniale e politica e ricostruzioni più o meno attendibili sulle reali intenzioni dei protagonisti, ecco la soluzione che almeno in apparenza accontenta tutti (o non scontenta nessuno): la senatrice a vita (con figlia) siederà nel posto più prestigioso lasciato libero dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella (rimpiazzandolo si presume anche in vetta all’applausometro di via Filodrammatici), con primo cittadino e seconda carica dello Stato ai suoi fianchi con rispettive consorti; a completare il parterre de roi i ministri Salvini, Casellati e Sangiuliano, il governatore Attilio Fontana e il prefetto Claudio Sgaraglia. Così i duemila spettatori avranno un motivo in più per dare il solito sguardo verso l’alto prima di concentrarsi sul palcoscenico e sul canto lirico italiano, all’indomani della decisione dell’Unesco di inserirlo nella lista dei patrimoni intangibili dell’umanità. Alle 18 si aprirà il sipario sul capolavoro verdiano diretto dal maestro Riccardo Chailly e allestito dal regista Lluis Pasqual con l’obiettivo dichiarato di ricreare un’atmosfera sospesa tra ambiente ecclesiastico e secolare. Una grande torre di alabastro inquadrata in un sistema di cancellate dominerà la scena, centro di gravità permanente dello spettacolo nella versione realizzata per il Piermarini dal compositore di Busseto nel 1884. In scena un cast stellare, guidato dalla super star russa Anna Netrebko nei panni di Elisabetta di Valois e da Francesco Meli nel ruolo del titolo, tutti e due alla sesta apparizione in una serata inaugurale; e poi Elina Garanca-Principessa d’Eboli, Luca Salsi-Rodrigo, Michele Pertusi-Filippo II e Jongmin Park-Grande inquisitore. La trama porterà il pubblico, sia in sala che a casa, a confrontarsi con tematiche di strettissima attualità: lo scontro tra poteri, il rapporto tra padri e figli, l’amore. Numerose le personalità del mondo dell’arte, dello spettacolo e della cultura: la soprano Raina Kabaivanska (che fu Elisabetta nel 1964 con Gabriele Santini e nel 1969 con Claudio Abbado), le cantanti Ornella Vanoni e Patti Smith, il regista Pedro Almodovar, l’attore Louis Garrel, il presidente della Triennale Stefano Boeri e l’architetto Mario Botta che ha completato con la nuova torre di via Verdi il progetto di ampliamento dell’edificio storico del Piermarini.

La Prima diffusa, ormai tradizione a Sant’Ambrogio, porterà le note del Don Carlo in giro per la città (e anche oltre): in tanti si godranno lo spettacolo al maxischermo dell’Ottagono in Galleria Vittorio Emanuele, ma la musica arriverà pure in carcere a San Vittore, negli auditorium di periferia e al terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa. Per tutti gli altri, ci sarà la diretta su Rai Uno, per la prima volta in formato 4K. Qualche ora prima del sipario, il sovrintendente Dominique Meyer incontrerà le maschere del teatro per provare a chiudere definitivamente la querelle innescata da alcune frasi sul personale di sala delle quali il manager alsaziano si è già detto "estremamente spiacente". Fino a martedì sera sembrava quella la polemica destinata ad accompagnata l’immediata vigilia del red carpet. E invece il mercoledì ha decisamente cambiato le carte in tavola.