Milano, 9 settembre 2024 – Era appena arrivato a Milano dalla Puglia per sostenere il test d'ingresso al Politecnico. Il benvenuto non è stato dei migliori, per usare un eufemismo: lo studente ventenne è stato accerchiato nel mezzanino della fermata Centrale del metrò, subito dopo essere sceso dal treno nella vicina stazione ferroviaria, e picchiato con calci e pugni per rapinargli un orecchino, un orologio, un paio di occhiali e lo zainetto che teneva in spalla. La fuga degli aggressori è durata poche ore: i tre marocchini di 20, 34 e 50 anni sono stati fermati dagli agenti del commissariato Garibaldi Venezia e portati in carcere. Il ragazzo è comunque riuscito a sostenere la prova all'università.
Il raid
Stando a quanto ricostruito, il ventenne è sceso alle 7.45 di giovedì 5 settembre dal treno partito la sera prima dalla Puglia ed è sceso nel mezzanino della Centrale per prendere un convoglio della M2 con destinazione Piola, a due passi dal Politecnico. Dopo aver percorso poche decine di metri, è stato accerchiato da tre nordafricani, che l'hanno pestato anche quando a terra e l'hanno pure morso per impossessarsi di quello che aveva con sé.
La telefonata del padre
In quel momento, il giovane studente era al telefono col padre, che ha sentito in diretta le fasi concitate dell'aggressione e ha dato per primo l'allarme al 112. Nel frattempo, il ventenne si è recato al Politecnico per sostenere il test. Le indagini del commissariato Garibaldi Venezia sono scattate subito, a seguito della nota radio diramata alle 9.
Il cambio d'abito
Gli investigatori di via Schiaparelli, guidati dal dirigente Angelo De Simone, hanno visionato le telecamere, che hanno immortalato un pestaggio piuttosto cruento: i volti degli aggressori erano già noti ai poliziotti che monitorano quotidianamente la zona di piazza Duca d'Aosta, visti i loro numerosi precedenti. Da lì sono scattate le ricerche, che si sono concluse nel giro di poche ore: i tre si erano cambiati d'abito con gli indumenti che il ragazzo teneva nello zaino.
Riconosciuti e fermati
Dopo la prova d'esame, il ventenne è stato convocato in commissariato: le facce dei rapinatori sono state riconosciute dal ragazzo nell'album fotografico che gli è stato mostrato. Così sono scattati i fermi, convalidati nelle scorse ore. Il giovane studente si è poi recato in ospedale per farsi medicare le ferite riportate nel raid.