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Coronavirus, a Milano spunta nuova opera di street art: 'Le bagnanti ai tempi del Covid'

L'ha realizzata l'artivista Cristina Donati Meyer "per ricordare al popolo dei vacanzieri che occorrerebbe una certa cautela nei comportamenti individuali"

'Le bagnanti ai tempi del Covid'

Milano, 1 agosto 2020 - Street art, due nuove opere sono spuntate nella notte a Milano.

La prima si chiama 'Le bagnanti ai tempi del Covid' e si trova in via Tadino, angolo via Vitruvio a Milano. Si tratta di una rivisitazione dell'opera di Picasso 'Due donne corrono sulla spiaggia' del 1922: qui le rpotagoniste indossano la mascherina. L'ha realizzata l'artivista Cristina Donati Meyer "per ricordare al popolo dei vacanzieri, senza allarmismi e senza sottovalutazioni, che il Covid19 non è stato ancora sconfitto e che occorrerebbe una certa cautela nei comportamenti individuali e nelle diverse ordinanze regionali". Il messaggio dell’opera è, inoltre, che ogni corpo è “da spiaggia”. Gli stereotipi maschili, assecondati dai media, vorrebbero i corpi femminili tutti uguali, tra l’anoressico e le immagini da copertina di Play boy. Le giunoniche e naturali forme delle “bagnanti” non corrispondono alla visione unica al maschile e intendono liberare i “corpi da spiaggia” dagli stereotipi sessisti e di genere.

All'uscita della MM Gioia, invece, un'altra opera rappresenta due ragazzi che si baciano: "L'amore è amore e non ammette discriminazioni di genere, sesso o etnia. L'amore - dice l'artista - va sempre rispettato". E aggiunge: "In questo Paese le aggressioni omofobe a danno di ragazzi e ragazze sono in preoccupante aumento, fomentate da una politica di odio e discriminazione, da prelati medioevali e da politicanti a caccia di voti reazionari. Se dei ragazzotti aggrediscono una coppia solo perché omosessuale, il problema è di tutti noi, è di civiltà. Ma quelli sono ignoranti e squadristi inconsapevoli. Molto più grave è se, invece, l’omofobia arriva dalle istituzioni o da rappresentanti del popolo". "Alle Camere langue la proposta di Legge sul reato di omofobia, ostacolata in tutti i modi dalla destra reazionaria e dalla Lega. Tutti i Paesi civili hanno una Legge antidiscriminatoria simile. E’ ora che anche l’Italia riconosca il reato di omofobia", conlude Cristina Donati Meyer.