
Lunedì 7 giugno saranno trascorsi 103 anni da quel 7 giugno 1918 che sconvolse Bollate: l’esplosione della fabbrica di munizioni Sutter & Thévenot, a Castellazzo.
Era venerdì, erano le 13.45, l’esplosione devasta lo stabilimento, dove lavorano più di 1.500 operaie. La deflagrazione provoca 59 morti e circa 300 feriti, in gran parte donne. Sul posto arrivano a decine i soccorsi. Ernest Hemingway, allora diciannovenne volontario della Croce rossa, dove presta servizio come autista di ambulanze, proprio quel giorno arriva in treno da Parigi a Milano e viene inviato sul luogo del disastro. Quattordici anni dopo Hemingway dedica all’incidente il racconto “Una storia naturale dei morti“, nel volume “I quarantanove racconti“ pubblicato nel 1938. Per il centenario nel 2018 l’amministrazione comunale di Bollate metteva in campo un mese di eventi e una ricerca storica.
Documenti e testimonianze sono stati raccolti nel volume “La fabbrica dimenticata“ e messi in scena l’anno scorso al teatro La Bolla, vuoto a causa della pandemia, da Nudo e Crudo Teatro che quest’anno proporrà sui canali social del Comune un itinerario sonoro, con canzoni e voci narranti (sul canale YouTube del Comune è già possibile rivedere la “Cantata lieve per le vittime dell’esplosione del polverificio Sutter&Thevenot“).
Per non dimenticare la morte delle operaie del Castellazzo, saranno aggiornati con interviste e immagini il sito e la pagina Facebook “Quell’esplosione cent’anni fa“. Bellissime, infine, gli scatti in bianco e nero raccolti nell’archivio fotografico digitale di storia locale: www.immaginiememoria.it. Monica Guerci