Strage della diga, 4 periti per accertare le cause

Nominati dalla Procura che indaga sull’esplosione nella centrale sull’Appennino dove hanno trovato la morte sette persone, tra le quali due tecnici milanesi.

Strage della diga, 4 periti per accertare le cause

Strage della diga, 4 periti per accertare le cause

Quattro superperiti per la tragedia di Suviana. Dovranno eseguire, come chiede la Procura di Bologna, un "accertamento tecnico non ripetibile per accertare la dinamica e le cause del disastro e del grave infortunio sul lavoro, nonché le conseguenti eventuali responsabilità penali; essendovi pericolo di modificazioni dello stato dei luoghi e degli elementi utili per la ricostruzione degli eventi".

L’inchiesta sull’esplosione nella centrale idroelettrica Enel Green Power di Bargi del 9 aprile, costato la vita a sette lavoratori e il ferimento di altri cinque (tre dei quali ancora ricoverati), muove i primi, concreti, passi. Gli esperti, che giureranno venerdì, sono due docenti dell’università di Bologna, l’ingegner Carlo Alberto Nucci, docente di Sistemi elettrici, e l’ingegner Vincenzo Parenti Castelli, professore emerito di Meccanica applicata alle macchine; insegnano invece rispettivamente all’università di Firenze e alla Federico II di Napoli l’ingegner Enio Paris, professore emerito di Idraulica, e l’ingegner Domenico Pianese, ordinario di Costruzioni idrauliche, marittime e idrologia. Toccherà a loro analizzare il contenuto delle due ‘Scada’, le scatole nere relative al primo gruppo della centrale, per cui il collaudo era stato eseguito con successo, e al secondo, quello dove si sono innescati l’incendio e l’esplosione. Gli esperti sono chiamati a scandagliare, appena possibile, quel che resta dell’impianto, ancora sommerso dall’acqua e dove ancora i lavori per lo svuotamento sono fermi, in attesa di mettere in sicurezza tutta la struttura.

Nei primi giorni di maggio, con gli interventi relativi alla chiusura di una paratia, potrebbe esserci un’accelerata. Intanto il team di investigatori nominato dalla Procura continua ad ascoltare lavoratori e addetti alla sicurezza del sito. Tutto questo nell’ambito dell’inchiesta per disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose, che risulta ancora a carico di ignoti. Una decisione che mostra la volontà della Procura di procedere con la massima prudenza, vista la complessità del caso. Solitamente, al momento della nomina dei periti incaricati di eseguire accertamenti irripetibili, si procede in parallelo con le iscrizioni nel registro degli indagati per permettere a questi ultimi di nominare consulenti di parte. Anche perché un accertamento irripetibile effettuato senza la presenza di consulenti di parte non potrà essere usato in un futuro processo. Verosimilmente, l’iscrizione dei primi indagati potrebbe avvenire subito dopo i primi riscontri dai periti. Per capire se sia stato un malfunzionamento dell’alimentatore della turbina a innescare la tragedia. E cosa lo abbia generato. Risposte attese da sette famiglie, che solo negli scorsi giorni hanno finito di seppellire i propri cari.

Nicoletta Tempera