Piano da 110 milioni per la stazione Bovisa: più binari e più corse

Regione e Ferrovienord lanciano il bando di gara per il potenziamento. Prevista anche una passerella ciclopedonale oltre a nuovi impianti

Andrea Gibelli, presidente del Gruppo Ferrovienord, controllato dalla Regione

Andrea Gibelli, presidente del Gruppo Ferrovienord, controllato dalla Regione

Milano –  Un bando di gara da oltre 110 milioni di euro per ammodernare e potenziare la stazione ferroviaria di Bovisa, aumentandone così la capacità di traffico, ma anche per ridisegnarne gli spazi. A lanciarlo sono Regione Lombardia e la sua controllata Ferrovienord.

"Il primo obiettivo – spiega Andrea Gibelli, presidente di FNM – è dare alla stazione la dimensione richiesta da un quartiere in pieno sviluppo. Il polo universitario della Bovisa è destinato a crescere grazie a progetti quali il nuovo campus di Renzo Piano, questo significa che vi graviteranno più persone rispetto ad oggi, non solo studenti. Il nodo ferroviario deve, quindi, stare al passo. Nel bando si prevedono anche interventi mirati a migliorare le connessioni tra lo scalo e la zona".

Il potenziamento del nodo della Bovisa rappresenta, poi, un primo tassello di un piano più generale (e complicato): quello per l’ampliamento della rete ferroviaria in modo da consentire un miglioramento delle performance del trasporto regionale e di sgravare nodi oggi saturi, quali quelli di Centrale e Cadorna. Al di là della Bovisa, un’altra stazione per la quale già da tempo si ipotizza un potenziamento – proprio in questa ottica – è quella di Greco.

“Il bando di gara pubblicato ieri – si legge nella nota diramata da Ferrovienord – comprende diversi interventi, studiati per ridurre le attuali limitazioni dell’impianto e metterlo in condizioni di garantire ulteriori sviluppi dell’esercizio ferroviario, che già oggi conta a Bovisa nei giorni feriali 750 corse su un arco di 21 ore giornaliere. Sono interessati circa 2,5 chilometri di linea". Nel dettaglio, ecco le principali opere. Innanzitutto si prevede la realizzazione di quattro binari aggiuntivi a ovest dell’attuale fascio ferroviario e di due nuovi binari di attestamento posti a nord-ovest della stazione, quindi la realizzazione di un nuovo sottopasso che consentirà il collegamento del nuovo binario denominato "meno 1" al passante esistente e, contemporaneamente, lo scavalco dei nuovi binari "meno 2" e "meno 3" in direzione Cadorna. Avanti con un nuovo ponte sulla rete RFI in affiancamento all’esistente e di un nuovo sottopasso in corrispondenza della cavalcaferrovia esistente ad archi della linea RFI. Non ultime la realizzazione della nuova passerella ciclopedonale di via Lopez e la riqualificazione della viabilità locale (via Mariani, via Siccoli e rotatoria) sia sul lato Milano sia sul lato Saronno. Infine la realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura del fabbricato viaggiatori e l’adeguamento degli impianti ferroviari.

Come detto, il bando ha un importo complessivo a base di gara pari a 110,5 milioni euro e una durata prevista dei lavori di quattro anni dalla sottoscrizione dell’Accordo Quadro per la realizzazione delle opere. L’intervento è finanziato da Regione Lombardia, nell’ambito del Contratto di Programma con Ferrovienord. La scadenza per la presentazione delle offerte è il 15 giugno.

A proposito di trasporto ferroviario, Regione Lombardia affiderà il servizio a Trenord anche per i prossimi 10 anni. A darne annuncio è stato l’assessore ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile, Franco Lucente, in occasione dell’ultima seduta della Commissione trasporti. Non proprio una sorpresa, a dire il vero. La Giunta regionale, sia alla fine del primo mandato di Attilio Fontana sia all’inizio dell’attuale, aveva fatto sapere di voler seguire la strada dell’affidamento diretto all’azienda ferroviaria della quale detiene il 50% del pacchetto. Ma le opposizioni insorgono. Per i consiglieri del Pd Pietro Bussolati e Simone Negri, "Fratelli d’Italia e Lega hanno deciso di ignorare la rabbia e la frustrazione di chi, tutti i giorni, viaggia sui treni regionali e, anzi, premieranno Trenord con 10 anni di contratto in più, senza curarsi dei rilievi dell’Agenzia di regolazione dei trasporti rispetto alla durata del rinnovo". A Trenord, sottolineano i Dem, "andrà la metà delle risorse a disposizione dell’intero trasporto pubblico in Lombardia col rischio siano ridotte le risorse a favore del trasporto su gomma".

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