ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Stazione al palo da 15 anni. Il Comune rilancia l’idea

Predisposto un protocollo d’intesa con le società interessate all’opera. Tra gli impegni richiesti ai privati la presentazione del progetto in 120 giorni. .

Stazione al palo da 15 anni. Il Comune rilancia l’idea

Stazione al palo da 15 anni. Il Comune rilancia l’idea

Quella stazione fantasma, prevista a corredo del centro commerciale di via Tolstoj, ma rimasta solo sulla carta. Per cercare di far ripartire il progetto della fermata ferroviaria di Zivido, il Comune di San Giuliano ha predisposto un protocollo d’intesa con le società interessate, Milpar e Synergy One, che ora dovranno pronunciarsi sull’ipotesi di accordo. Sono questi gli sviluppi di una vicenda che si trascina dal 2009 e riguarda il piano di riconversione dell’ex Blue Residence, ecomostro raso al suolo a colpi di esplosivo e trasformato in un’area ad uso commerciale. A completamento del programma urbanistico avrebbero dovuto essere realizzati alcuni interventi a beneficio della città (la stazione, prima di tutto), che tuttavia non hanno mai visto la luce. E così il Comune ha deciso di proporre ai privati un accordo che prevede di azzerare le controversie legali oggi in corso, relative alla mancata realizzazione delle opere, a fronte di precisi adempimenti da parte dei privati stessi. In una fase nella quale Synergy sta per trasferire a un nuovo operatore gli immobili di proprietà ricompresi nel sito dell’ex Blue Residence, il Comune vuole impegnare la stessa Synergy a far sì che il nuovo operatore presenti, "entro 120 giorni dalla sottoscrizione del protocollo di intesa, il progetto definitivo della stazione impresenziata di Zivido".

"Il nuovo operatore - si legge inoltre nell’ipotesi di accordo - entro 120 giorni dovrà presentare anche il progetto complessivo del nuovo Piano attuativo, con tutti gli elaborati tecnici, per l’integrale adempimento alle obbligazioni d’interesse pubblico rimaste sin qui inevase, tra cui l’interramento dell’elettrodotto numero 31, o il rimborso al Comune del costo di realizzazione, qualora provveda direttamente". "Con la nostra deliberazione - commenta il sindaco Marco Segala - abbiamo cercato di dare una svolta a questa annosa vicenda. La volontà che muove il Protocollo tiene conto dell’interesse pubblico da tutelare, nonché della precaria solvibilità delle due aziende e del subentro di un nuovo operatore economico. L’obiettivo resta quello di salvaguardare il diritto in capo all’Ente di vedere attuate le disposizioni della convenzione del 2009, a fronte del decadimento di tutte le dispute giudiziarie tuttora pendenti". Qualora le società non ottemperassero a quanto pattuito, si legge sempre nell’accordo, tornerà ad avere valore la sentenza del Tar, secondo la quale l’ente locale può legittimamente pretendere gli indennizzi dovuti.