La statua della maternità, l’appello di Montecatini: "Pronti a portarla in città"

Lettera del circolo Acli sulla scultura di Vera Omodeo al centro di polemiche a Milano. Il Comune accoglie la richiesta: "Ne condividiamo le motivazioni"

Montecatini Terme, 15 aprile 2024 – Ospitare la statua delle polemiche in città. È la proposta fatta dal Circolo Acli Don Giulio Facibeni di Montecatini Terme al Comune che l’ha subito accettata. L’opera intitolata ’Dal latte materno veniamo’ di Vera Omodeo doveva essere posizionata qualche giorno fa in piazza Duse a Milano. La giuria di esperti d’arte milanesi ha però respinto questa opportunità in quanto, a detta della stessa commissione, ls scultura "rappresenta valori rispettabili ma non universamente condivisibili". Le considerazioni sul pronunciamento della commissione dai più non sono state accolte favorevolmente e ne è nato un ampio dibattito pubblico.

L’opera di Vera Omodeo raffigurante una madre che allatta al seno (Fasani)
L’opera di Vera Omodeo raffigurante una madre che allatta al seno (Fasani)

"Pur nel rispetto di tutte le opinioni ci chiediamo quale valore possa essere più universale di quello di una madre che con amore nutre il proprio bambino – ha scritto il presidente del Circolo Acli di Montecatini, Leonardo Magnani, nella lettera indirizzata al Comune –. È assolutamente urgente e necessario riscoprire il valore e tutelare i rapporti ì e le relazioni fondamentali, fondanti di una società armonica e solidale. Sarebbe molto positivo, a nostro avviso che la comunità di Montecatini Terme si facesse promotrice pubblicamente, livello italiano, di iniziative dirette al riconoscimento e alla difesa del valore della maternità e dell’infanzia. Questa proposta ha trovato ampio consenso e molti si sono espressi in modo favorevole alla eventuale collocazione dell’opera all’interno del parco della biblioteca comunale, luogo di cultura e meditazione".

Il sindaco Luca Baroncini ha accolto immediatamente la propsta: "Condivido lo spirito e le motivazioni della lettera che mi ha scritto il circolo – spiega Baroncini –. Non c’è niente infatti di più universale dell’amore di una madre per un figlio e non c’è niente di politico o di divisivo in questa statua. È assurdo che questa sia stata giudicata come rappresentativa di valori non universalmente condivisibili da tutte le cittadine e i cittadini, ragione per cui la commissione del Comune di Milano non ha dato parere favorevole all’inserimento in uno spazio pubblico. Ecco allora ci offriamo noi, che invece la vediamo come una statua che parla dell’amore più grande, quello di una madre per i propri figli, nel rispetto di tutti".

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